RUCCO
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volante verticale; forme squadrate.
Notevole l’impianto audio della Boston
Acoustics, con porteUsb e connettività blue-
tooth così come l’impianto climatizzazione:
in queste due voci gli americani sono davve-
ro dei maestri.
Da notare che manca un display e che l’im-
magine registrata dalla telecamera per i par-
cheggi viene proiettata nello specchietto
retrovisore.
I cerchi sono da 20 pol-
lici.
Laprima cosa a colpire è il rumore sordonon
appena si mette in moto.
Una volta che si inserisce la marcia, appena
si sfiora l’acceleratore l’auto balza in avanti:
il motore èmolto pronto grazie alla generosa
coppia ai bassi regimi. Come piace tanto agli
americani.
La spinta del motore è incisiva sempre ma
l’allungo termina presto perché questo V8
non gira alto. I 432 cavalli si sentono tutti
nonostante il peso non sia poco: in ordine di
marcia sulla bilancia si contano quasi
1800kg. Rispetto a una Jaguar ci
sono 300 kg in più che
appunto si sentono nei
cambi di direzione:
l’auto è sempre un po’ ritardata nell’inseri-
mento tra una curva e l’altra.
Lo sterzo ha assistenza variabile.
A 2500 giri in seconda marcia è facile farla
partire come una vera muscle car. Il cambio
manuale a sei marce è un po’ duro da azio-
nare e la frizione tutt’altro che precisa nello
stacco. Quindi ci vogliono modi decisi. Le
prime duemarce sono lunghe lunghe quindi
sono ideali nel misto stretto per far consu-
mare in fretta le gomme...
Buona la frenata con pinze a quattro pisto-
ni.
La prima Camaro
ha visto la luce negli
anni sessanta, periodo
delle muscle car.
Auto normali con
motori speciali