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Massimo Costa
Non era in prima fila come a Yeongam
Lewis Hamilton, ma dalla terza piazzo-
la al via aveva appaiato le Red Bull nei
primi metri di gara. Poi… “Sono scat-
tato bene e devo dire che non capita
quasi mai di ritrovarsi con le due Red
Bull che non partono al meglio. Ho
affiancato Webber e Vettel, ma Mark si
è spostato un poco verso destra ed io
ho dovuto fare altrettanto. Ma appun-
to, dall’altra parte c’era Sebastian che
senza volerlo ha pizzicato con la sua ala
anteriore lamia ruota posteriore destra
che subito si è afflosciata. E’ stato vera-
mente frustrante”. Hamiltonha dovuto
percorrere un giro completo su tre ruo-
te danneggiando il fondo scocca e dopo
essere tornato in pista per svolgere
qualche chilometro, si è di nuovo rifu-
giato ai box per ritirarsi. Un vero pec-
cato. Di certo non si può parlare di
errore di Hamilton, non poteva fare
diversamente quando Webber ha gira-
to leggermente il volante verso destra.
Ma è un dato di fatto che il podio per la
Mercedes è mancato per la quarta gara
consecutiva (l’ultimo di Lewis a Spa,
terzo posto) considerando che anche
Nico Rosberg ha vissuto una corsa dif-
ficile. Mai in grado di poter raggiunge-
re i primi tre (Vettel, Webber, Grosje-
an) il tedesco della Mercedes ha anche
dovuto affrontare un drive through per
un errore degli uomini del pit-stop, che
lo hanno rispedito in pit-lane mentre
arrivava Sergio Perez. Rischio di colli-
sione piuttosto alto e solo la prontezza
del messicano ha evitato il patatrac. Ma
proprio con Perez, Rosberg nel finale
ha avuto un contatto ravvicinato alla
variante, che gli ha danneggiato l’ala
anteriore. L’ottavo posto di Rosberg è
un brodino per Ross Brawn and com-
pany e la rabbia per vedere la Ferrari
allungare nella classifica costruttori,
dove si battaglia per il secondo posto,
è tanto. Toto Wolff si è lasciato andare
ad accuse contro i motori Renault
riprendendo quel filone anti Red Bull
che già nel dopo Corea aveva tenuto
banco, ma ampliando il discorso anche
alla Lotus.
