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RENAULT 3.5
GARE A MONTMELÒ
VANDOORNE E DA COSTA
FIERI COMBATTENTI
Il solo a infastidire come una zanzarina
Magnussen è stato Stoffel Vandoorne. Un
debuttante. Del belga ne abbiamo sempre
tessuto le lodi durante la stagione.
Impressionò fin da subito, nei test pre
stagione, quando pur provenendo dalla
F.Renault 2.0, dove aveva vinto l’euro-
peo, si è subito adattato ai 300 cavalli in
più. Col team Fortec ha vinto e convinto,
ma ha finito per perdere punti importanti
per qualche noia tecnica di troppo. I
minimi particolari fanno la differenza
quando si combatte a questi livelli. Ne sa
qualcosa Antonio Felix Da Costa della
Arden Caterham, travolto da una serie
infinita di guasti, emersi anche in Catalo-
gna. Vandoorne si è comunque difeso
bene salendo due volte sul podio sabato e
domenica, con un secondo e un terzo
posto. A Da Costa invece, hanno comuni-
cato dopo gara 2 che ha corso tutto il wee-
kend con la barra antirollio anteriore rot-
ta. Almeno ha mantenuto il terzo posto in
classifica, minima consolazione. Vando-
orne non sa che ne farà di lui la McLaren.
Dopo aver respinto un invito Red Bull per
la Toro Rosso, preferendo rimanere lega-
to a Woking, il belga potrebbe ripetere la
WSR o prendere anche lui la direzione del
DTM. Per Da Costa invece, il passaggio
logico in Toro Rosso sembra trovare osta-
coli. Incredibile, ma vero. La luna di Hel-
mut Marko non finisce mai di sorprende-
re. Prima Vandoorne, poi è entrato in gio-
co Daniil Kvyat, che se recupera una bella
cifra via sponsor potrebbe prendersi il
posto al fianco di Jean-Eric Vergne.
STEVENS HA CONVINTO
ALTRA CHANCE
PER SORENSEN
A Montmelò, zampata finale di Will Ste-
vens. L’inglese del P1 by Strakka si è
distinto con un secondo e un terzo posto
che gli è valso il quarto posto finale in
campionato. Per Stevens, che ripeterà al
99 per cento la WSR, un buon campiona-
to anche se un po’ troppo altalenante.
L’inglese ha battuto sul filo di lana, nella
classifica generale, Nico Muller della Dra-
co. Lo svizzero è stato anch’egli piuttosto
“su e giù” e non c’è stato quel salto in
avanti che ci si attendeva. Proseguendo
nella lettura della classifica di campiona-
to, sesto ha concluso Nigel Melker di
Tech 1. La squadra francese che lo
scorso anno ha combattuto fino
all’ultimo per il titolo con Jules Bian-
chi si attendeva probabilmente molto
di più dall’olandese che ha comunque
messo a segno qualche ottimo risul-
tato. La Lotus vuole concedere altre
chance a Marco Sorensen, che doveva
essere uno degli avversari di Magnus-
sen, e invece è presto naufragato tra
errori e guasti tecnici. Sotto accusa il
team Charouz e Sorensen potrebbe
presto cambiare destinazione. A
Montmelò, il danese è stato mandato
a gambe all’aria da Melker in gara 1,
poi ha chiuso settimo la seconda cor-
sa. Deludente invece la terza stagione
di Arthur Pic con la AVF. Sergey
Sirotkin, il più giovane della WSR, si
è difeso. Ha sbagliato, ha avuto pro-
blemi tecnici, è cresciuto di gara in
gara.
Vandoorne ha fatto il possibile,
ma nulla ha potuto contro Magnussen