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INDYCAR
GARA A FONTANA
Silvano Taormina
Scott Dixon contro Helio Castroneves,
Ganassi contro Penske, Honda contro Che-
vrolet. Queste le sfide più attese, questi i
principali spunti di interesse che hanno ani-
mato la vigilia dell'appuntamento di Fonta-
na a suggello di un campionato combattuto
e per nulla scontato. Alla fine, ad avere la
meglio è stato ancora una volta Scott Ronald
Dixon, trentottenneneozelandese al suo ter-
zo titolo nella Indycar dopo quelli conqui-
stati nel 2003 da rookie e nel 2008. Tutti e
tre alla corte di Chip Ganassi, tutti e tre bat-
tendo in finale proprio Helio Castroneves.
Per Dixon questo trionfo è giunto al culmine
di una stagione iniziata non sotto i migliori
auspici. Incomprensibili problemi nella
messa apuntodella suaDallaraDW12-Hon-
da lo hanno rallentato fino alla prova di
Newton, al termine della quale occupava la
settima posizione in classifica con all'attivo
un solo podio a Barber e diversi piazzamenti
fuori dalla top-ten. Ritrovato il bandolo del-
la matassa grazie al lavoro svolto insieme ai
tecnici del team Ganassi, da Pocono in poi
ha cambiato faccia riuscendo a cogliere ben
quattro successi che prepotentemente lo
hanno proiettato ai vertici. Diversamente,
Castroneves ha fatto della regolarità, non-
ché della capacità di adattarsi a qualsiasi
tipologia di tracciato, la propria arma più
potente che gli ha consentito tenere aperta
la sfida fino a Fontana. Purtroppo per lui i
venticinque punti di distacco erano un po'
troppi da recuperare, in particolar modo
contro un ragioniere quale Dixon, e le vicen-
de occorse in gara non lo hanno di certo age-
volato. Ad ogni modo lascia il campo di bat-
taglia a testa alta, rammaricato per l'ennesi-
mo titolo sfiorato e con la coscienza che dif-
ficilmente avrà ancora un altra chance per
scrivere il proprio nome nell'albo d'oro della
categoria.
POWER DOMINA
TRA I SUPERSTITI
Ma veniamo a quanto accaduto nel corso del
week-enddi Fontana.Will Power ha recitato
il ruolo del dominatore, una parte che di
solito gli riesce meglio sui tracciati stradali
o cittadini piuttosto che su un super speed-
way come quello californiano. Primo nella
sessione diurna di libere, poleman in quali-
fica, vincitore sotto la bandiera a scacchi.
Questo il bottino portato a casa dall'austra-
liano del PenskeRacing. In gara ha condotto
le ostilità per oltre cento passaggi e ha fati-
cato non poco per accaparrarsi la coppa del
primo classificato, in particolar modo nel
finale quando ha dovuto fare i conti con i
pimpanti Bourdais (Dragon) e Kimball
(Ganassi). Entrambi però hanno salutato la
compagnia anzitempo, con il francese a
muro e l'americano fermo per un surriscal-
damento. Da quel punto in poi, grazie ad un
rapidissimo cambio-gomme durante l'ulti-
ma caution, Power non ha avuto problemi a
distanziare Carpenter, Kanaan e Hinchcliffe
che alle sue spalle si contendevano la piazza
d'onore. Nel frattempo i pretendenti al titolo
Dixon e Castroneves (entrambi penalizzati
di dieci posizioni in grigli dopo aver sostitui-
to il motore) si rendevano protagonisti di
due corse completamente diverse. Dixon ha
badato a restare lontano dai guai e, quando
si è reso conto che i superstiti in gara erano
sempre meno (gli bastava un undicesimo
posto per assicurarsi il titolo), si concesso il
lusso di due soste extra per ripulire le prese
d'aria ed evitare gli stessi problemi che han-
noafflittoaltri piloti. Castroneves, dopoaver
battagliato a lungoper le posizioni di vertice,
ha dovuto fare i conti dapprima con una
penalità dovuta adun errore dei suoi uomini
ai box, poi con i commissari che lo hanno
obbligato a sostituire l'alettone anteriore
danneggiato. Pur recuperando e combatten-
do sempre come un leone, il brasiliano non
è riuscito ad andare oltre il sesto posto pro-
prio alle spalle del rivale di casa Ganassi.
TANTI INCIDENTI
WILSON ALL’OSPEDALE
Al traguardo anche Andretti, la De Silvestro
e Hunter-Reay, gli ultimi tre ad uscire
indenni dalla mattanza californiana. Come
da tradizione, a Fontana non sono mancati
gli incidenti. Il più spettacolare è statoquello
innescato da JustinWilson, poi trattenuto al
centro medico e che ha riportato la frattura
del bacino, che ha coinvolto anche Servia
(Panther), Newgarden (Fischer), Jakes
(Rahal) e Vautier (Schmidt). A muro anche
laMann (Coyne) e Saavedra (Dragon), i pri-
mi a ritirarsi dopo 68 giri, imitati successi-
vamente dai rientranti Munoz (subentrato a
Viso in casa Andretti Autosport), Almendin-
ger (Penske) e Tagliani (Ganassi). Week-
end da dimenticare per Pagenaud
(Schmidt), sprofondato inqualifica e ritirato
in gara, che in ogni caso mantiene la terza
posizione in campionato che lo accredita
come uno dei protagonisti più attesi per la
prossima stagione. La prova di Fontana ha
sancito anche la vittoria della Chevolet nella
sfida tra i costruttori.
Il via della gara