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INDYCAR
IL PUNTO FINALE
Scott Dixon
9,5
Il neozelandese dai nervi d’acciaio riesce nell’impresa di
recuperare un inizio di stagione difficile mettendo in cam-
po, sugli ovali, ma non solo, le caratteristiche di guida che
gli hanno permesso di diventare “iceman” portando a casa
quattro vittorie e facendo la differenza sui tracciati cittadini
di Detroit, Houston e Toronto.
Tony Kanaan
9,5
Regala al team KV la prima vittoria e lo fa nella gara che
vale la stagione, la 500 Miglia di Indianapolis, tenendo il
passo delle superiori vetture del team Andretti e guada-
gnandosi la chiamata da Ganassi per il 2014. Altri tre podi
completano la sua annata.
Simon Pagenaud 8
Due vittorie, un podio ed un terzo posto hanno quasi por-
tato il team di Sam Schmidt a giocarsi il campionato pur
soffrendo per qualche episodio sfortunato. Il francese, uffi-
ciale Honda, ci riproverà nel 2013.
Helio Castroneves 7,5
Dopo aver capitalizzato dai problemi dei rivali, il brasiliano
è stato troppo spesso lontano dalla top-5 ritrovandosi ad
essere un bersaglio facile per la rincorsa di Dixon. Con tre
vittorie nelle ultime cinque gare, il compagno Will Power
ha mostrato che il potenziale c’era.
Justin Wilson
7
Ancora fedelmente al via con il team Coyne, porta a casa
quattro podi sfiorando ancora la vittoria, che riesce a
Detroit al compagno Conway. Se si pensa che, con un team
certamente non al livello dell’Andretti Autosport, è nel mix
tra Andretti e Hunter-Reay, non si può non riconoscere al
britannico un livello elevatissimo.
James Hinchcliffe 7
Al primo anno in un top-team conquista tre vittorie anche
se, sulla seconda parte di stagione, il discorso è simile a
quello fatto per Ryan Hunter-Reay. Dopo aver sentito il
sedile traballare per motivi di sponsor, ora è pronto a tor-
nare da leader, forte della maggiore esperienza. Hunter-
Reay sei avvisato.
Charlie Kimball
7
Di tutti i glorificati giovani americani della nuova genera-
zione, lui che forse è il meno glorificato di tutti è l’unico a
vincere una gara e anche con pieno merito. Porta a casa
anche un secondo posto e chiude davanti a Dario Franchit-
ti. Niente male.
Will Power
6,5
Si è svegliato troppo tardi. Sfortuna, ma anche errori per
lui, più che altro di frustrazione per essere passato dal
dominio assoluto sui circuiti stradali a giocarsela con gli
altri. Imbroccato il primo successo dell’anno, le cose si sono
messe meglio e con la vittoria di Fontana ha dimostrato di
aver finalmente afferrato il treno sugli ovali.
Simona De Silvestro 6,5
Finale di stagione regale (voto 8) per la ventiquattrenne
svizzera che chiude a 8 punti da Bourdais, il che è tutto dire.
Se nella parte centrale della stagione (voto 5) avesse tenuto
lo stesso ritmo, specie sugli ovali, la top-10 sarebbe stata
sua.
Oriol Servià
6,5
Dopo un bell’inizio di stagione che lo vede spesso nella top-
10, viene messo a piedi dalla chiusura del team
Dreyer&Reinbold, ma ricompare, con altri buoni risultati,
in casa Panther.
Luca Filippi
6,5
Lascia di stucco tutti in prova riuscendo a riportare nelle
prime posizioni il team Herta. Un paio di errori di troppo
lo penalizzano. Pesa quello di Houston che, oltre al ritiro
di Hildebrand a Fontana, mette il team fuori dalle sovven-
zioni della serie. In attesa di news dal Dragon Racing.
Marco Andretti
6
Nessuna vittoria e nessun secondo posto per lui quest’an-
no. Le sue performance non sono state basse, tutt’altro, ma
la storia del motorsport insegna che per diventare campio-
ni bisogna vincere!
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