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Registrazione al tribunale Civile di Bologna
con il numero 4/06 del 30/04/2003
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18 maggio 1942 n.1369
L’editoriale
CHI AMA,
CRITICA
Stefano Semeraro
Martin Brundle ce l’ha con Jacques Villeneuve, che a sua volta
ce l’ha con la F.1. L’ex campione del mondo non riconosce più
la sua vecchia categoria, colpevole a suomodo di vedere di aver
abbassato il livello dei piloti e di essersi snaturata con l’intro-
duzione dei nuovi propulsori V6 in cerca di un’utopica strada
“verde” alle corse. «Detestoquandogli expiloti di F.1 se lapren-
dono con la F.1 solo per farsi pubblicità», ha twittato Brundle
che oggi commenta il Mondiale per la BBC, contro il suo ex-
rivale. «Hanno avuto fama, soldi, privilegi. Dovrebbero resti-
tuire qualcosa di positivo». Ora, le opinioni di Villeneuve pos-
sono piacere o non piacere, come può piacere o non piacere il
personaggio, ma sinceramente la difesa tout-court, senza se e
senzama, del “piatto in cui si mangia” nonmi hamai convinto.
Si critica ciò che si ama: per migliorarlo, per renderlo ancora
più bello e attraente. Certo, le critiche è sempre meglio farle in
buona fede, ma quello che conta è la loro efficacia, il fatto che
colgano nel segno. E sicuramente sotto questo aspetto la F.1 è
molto criticabile. Che il livello di molti piloti non sia eccelso - i
driver con la valigia ci sono sempre stati, ma ormai pare conti
solo la valigia… - è sotto gli occhi di tutti. Che il carosello dei
regolamenti e l’indecisione su quello che la F.1 deve essere
(vetrina dei grandi costruttori o serie sportiva aperta anche ai
teammeno danarosi?) abbia danneggiato l’intero Circus è opi-
nione abbastanza condivisibile. E sicuramente l’aspetto a tratti
ripugnante delle ultime generazioni di monoposto non ha con-
tribuito a gratificare i fan. Detto questo le soluzioni non sono
semplici; nessuno, soprattutto in tempi di crisi economica, pos-
siede la bacchetta magica. Ma nascondere la polvere sotto il
tappeto o fare finta che il re non sia nudo non serve a niente.
Anche se a puntare il dito contro i vestiti inesistenti del sovrano
è un monello a volte irritante come Villeneuve.
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