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FORMULA 1
TEST A SAKHIR
Stefano Semeraro
Per ora è una Ferrari da terza, quarta fila.
Dietro il terribile ex Felipe Massa e Lewis
Hamilton, Nico Rosberg e Valtteri Bottas,
con Fernando Alonso a fianco di Kevin
Magnussen e davanti a Jenson Button e Ser-
gio Perez, e cioè due file avanti all’altro fer-
rarista Kimi Raikkonen. Dopo otto giorni di
test in Bahrain, la griglia virtuale della F.1
sarebbe fatta così - e se non fosse che i test
come al solito (ma questo più del solito)
dicono e non dicono, svelano e nascondono
perché i diversi team hanno programmi,
idee, problemi diversi daaffrontare, ci sareb-
be anche da preoccuparsi. E infatti, a Mara-
nello, un po’ si preoccupano. «Non siamo
ancora dove vorremmo essere», è la frase di
Alonso che dà il tono dell’umore chez Ferrari
dopo l’ultima serie di test dell’inverno.
«Abbiamo imparato molte cose su come
migliorare la macchina, non possiamo che
continuare a lavorare giorno e notte per
estrarre il massimo dal potenziale della
F14T». La Rossa targata 2014 sta decisa-
mente meglio della rivale dell’ultimo qua-
driennio, laRedBull irriconoscibile e inbalia
di mille problemi, ma decisamente peggio
della Mercedes, e persino della Williams dei
miracoli guidata, ironia della sorte, proprio
dal “dismesso” Felipe Massa. E qualche
sudorino freddo incomincia a scendere lun-
go la schiena.
L’ultimo giorno Alonso ha girato (pare) con
molta più benzina, ma il distacco da Merce-
des e Williams, attorno al secondo, non può
far dormire sonni tranquilli a nessuno. In
una stagione in cui, almeno nelle prime 4-5
gare, sarà cruciale l’affidabilità la Ferrari, è
vero, non è partita male, anche se qualche
problema (vedi il cambio sostituitoequalche
guaio all’elettronica domenica) si è palesato.
Anche la velocità di punta (339,6 km/h, la
piùelevatadei test) depone a favorediMara-
nello, ma lo spettro di una beffa fa capolino
nelle parole dei ferraristi: se dopo quattro
anni passati a incassare sconfitte per colpa
dalla Red Bull, nell’anno nero dei bibitari
cambiasse solo l’avversariovincente (Merce-
des), ma non il risultato in classifica, alla
Rossa ci sarebbe davvero di che deprimersi.
E ormai il tempo dei se e dei ma, delle scu-
santi più o meno giustificate - come ha elo-
quentemente spiegato tempo fa Monteze-
molo - è irrimediabilmente scaduto.
«Per ora i tempi dicono che loro sono in van-
taggio - ammette Stefano Domenicali - Noi
abbiamo percorso circa 4000 km, la Merce-
des 900 in più e la Williams pure. Hanno
acquisito più dati, e del resto la Casa di Stoc-
carda è un gigante rispetto a noi. I conti li
faremo alla fine, ci vorranno almeno 4 o 5
GPper capire i veri valori in campo,ma certo
l’affidabilità sarà fondamentale. Sarà anche
un campionato strano, chi è dietro ora avrà
margini per recuperare e i punti alla fine
saranno più pesanti. Ciò non toglie che biso-
gna stringere i tempi».
Fra i problemi da risolvere c’è anche quello
I tempi
Fernando Alonso – 1’34”280 – 196 giri
Kimi Raikkonen – 1’35”426 – 141 giri
1,2,3,4,5,6,7 9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,...96
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