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del "marciapiede" siano apparsi una piccola
presa d'aria e uno sfogo posticci, raccordati
alla carrozzeria col nastro americano. A
ulteriore conferma di questi sospetti è poi
arrivata una nuova pancia per l'ultimo gior-
no di prove, caratterizzata da una presa
d'aria frontale dal disegno più ampio e
meno rastremato in basso, che dovrebbe
garantire un maggiore flusso d'aria ai parti-
colari sotto stress.
Merita di essere sottolineato che Red Bull
ha anche calato l'intensità dell'attacco alla
Renault, con Horner che ha semplicemente
menzionato in più occasioni come il suo
team e gli uomini che lavorano a Viry-Cha-
tillon stiano cercandodi risolvere i problemi
insieme. La ragione risiede probabilmente
nei progressi che stanno facendo le altre
squadre dotate delle power unit francesi,
con i cugini della Toro Rosso in prima fila.
La squadra di Faenza, infatti, in questa 4
giorni ha praticamente raddoppiato il chi-
lometraggio percorso rispetto al precedente
test in Bahrain (1467 km contro 752), segno
che quando è supportato a dovere dalla
monoposto anche il V6 Renault non va in
cenere dopo pochi minuti. Il punto è capire
quantomanchi alla Red Bull per raggiunge-
re lo stesso obiettivo. A differenza degli altri
team, la Red Bull ha deciso di fermarsi in
Bahrain per un giorno in più per approfit-
tare dei 100 km supplementari garantiti da
un filming day, ma stando alle parole di Vet-
tel la chiave per uscire dalla crisi starà nel
lavoro che verrà fatto da qui a Melbourne
nella factory di Milton Keynes: "A danneg-
giarci più di tutto - ha detto il quattro volte
iridato - è il fatto che quando scopriamo un
nuovo problema tecnico è impossibile avere
le parti disponibili per ripararlo dalla sera
allamattina, e quindi perdiamomoltissimo
tempo. Ma nelle prossime due settimane in
sede verranno prodotte moltissime parti
nuove realizzate sulla base di quello che è
accaduto qui, quindi la situazione dovrebbe
migliorare. Ovviamente è difficile capire a
che punto siamo, specialmente viste le
diverse configurazioni con cui girano tutti,
ma è evidente che ci mancano sia la compe-
titività che l'affidabilità. Sicuramente non
partiamo per l'Australia da favoriti".
Riflessione abbastanza ovvia quest'ultima,
eppure i bookmakers non se la sentono di
dare la Red Bull per persa in chiave mon-
diale. Nessuno sa quale possa essere il
potenziale velocistico della RB10 una volta
che i problemi saranno risolti, ma l'1'35"743
realizzato da Ricciardo nell'unica giornata
in cui il teamha cercato di tirare fuori un po'
di prestazione dallamonoposto non sembra
male, specialmente considerando che
dovrebbero essere ampi margini di miglio-
ramento. Sarà per questo, sarà per le pro-
verbiali capacità di recupero di Newey, ma
al momento un nuovo titolo mondiale per
Vettel è visto come molto probabile dalle
agenzie di scommesse più note: un successo
finale del tedesco è infatti quotato a 4, una
distanza infinitesimale da Hamilton che è il
favorito assoluto a 3.50. Più difficile invece,
sempre secondo i bookmaker, un'afferma-
zione di Alonso, quotata a 6.50.
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