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FORMULA 1
GP AUSTRALIA
Stefano Semeraro
E' solo marzo, ma sembra già settembre, almeno
in casa Ferrari. Alonso quarto – solo grazie alla
squalifica di Ricciardo – Raikkonen settimo e mai
nel vivo della gara, e una diffusa sensazione che la
F14T non sia né promossa né bocciata, ma riman-
data a più omeno prossime giornatemigliori. Affi-
dabile ma lenta, sicuramente messa meglio di
Lotus e Red Bull, le avversarie del 2013 sprofon-
date in mille problemi; ma nettamente, inesora-
bilmente, e anche un po' tristemente lontana dal-
la Mercedes. Passano le stagioni, cambiano gli
avversari, ma la Rossa non riesce a fare il saltino,
a passare da pretendente a vincente. Troppo pre-
sto per emettere giudizi? Certo, trattasi solo della
prima gara. Ma la paura di dover rivivere una sta-
gione replay di quelle appena trascorse inizia a
serpeggiare sottopelle. Sensazione sgradevolissi-
ma.
«Avrei voluto iniziare la stagione con un podio –
dice Alonso, solido e continuo come al solito – già
arrivare con tutte due le macchine al traguardo è
un buon risultato, ci dà fiducia sotto il profilo del-
l'affidabilità. Però 35 secondi di distacco da
Rosberg (senza i contare i 20 che già c'erano
all'ingresso della safety-car, ndr) sono troppi». A
dire il vero anche sulla Rossa qualche problemi-
no tecnico c'è stato: «Sì, all'inizio ho dovuto sma-
nettare un po' sul volante, qualcosa non andava
con il motore elettrico, ma dopo i primi dieci giri
le cose si sono messe a posto. Dopo il pit-stop
sono riuscito a passare Hulkenberg e il mio ritmo
è salito notevolmente, anche se sorpassare rima-
neva impossibile. Ora dobbiamo analizzare e
capire dove intervenire: siamo una grande squa-
dra e la stagione è solo all'inizio, ma in Malesia
dovremo essere più competitivi».
Più o meno lo stesso mood, non allegro, ma
neanche cupissimo, di Kimi Raikkonen, che
dopo la toccatina ricevuta da Kamui Kobayashi
all'inizio della gara si è fatto risucchiare in secon-
da linea e non ha mai fatto vedere i numeri
migliori del suo repertorio. Anche per colpa del
nuovo sistema di frenata, il brake by wire, a cui
il finlandese non si è ancora bene abituato.
«Dopo la partenza la velocità era buona – dice
Kimi – ma all'improvviso ho iniziato a soffrire di
graining alle gomme anteriori, con scarsa ade-
renza e molto sottosterzo e da lì in poi la mac-
china non è stata più la stessa. Al momento del-
la prima sosta ho perso una posizione. Portare
due macchine alla fine è stato un bene, ma non
possiamo essere soddisfatti di questo risultato».
Anche sulla vettura di Kimi, come ha ammesso
Pat Fry, il motore elettrico ha dato qualche pre-
occupazione («e questo ci dice come l'affidabili-
tà non vada data per scontata quest'anno»),
mentre per Stefano Domenicali il GP australia-
no ha avuto il compito di chiarire lo scenario.
«Abbiamo capito quali sono i valori in campo, e
quali sono le squadre che hanno interpretato
meglio i nuovi regolamenti. Per quanto ci riguar-
da l'obiettivo affidabilità è stato raggiunto, ma è
anche chiaro che c'è un distacco da recuperare,
specie sulla Mercedes. Nel corso del weekend
abbiamo capito qual è la strada da percorrere,
dove bisogna intervenire, ora spetta a noi farlo
accelerando i tempi di recupero. I nostri inge-
gneri sanno quali sono le priorità e le aree in cui
bisogna migliorare subito la vettura». Parole
equilibrate, sagge, condivisibili. Che hanno un
solo, piccolo difetto: sono le stesse che ascoltia-
mo da cinque anni.
I risultati del weekend
PL1: Alonso 1° - Raikkonen 9°
PL2: Alonso 3° - Raikkonen 7°
PL3: Alonso 3° - Raikkonen 7°
QUA: Alonso 5° - Raikkonen 11°
Gara: Alonso 4° - Raikkonen 7°
1...,16,17,18,19,20,21,22,23,24,25 27,28,29,30,31,32,33,34,35,36,...88
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