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FORMULA 1
GP AUSTRALIA
Massimo Costa
A un certo punto della gara si è messo a duellare con Kimi Raik-
konen ed è stato sicuramente uno dei momenti più esaltanti di
Daniil Kvyat, il debuttante della Toro Rosso vincitore del cam-
pionato GP3 2013 e protagonista del FIA F.3. Pensate, soltan-
to 15 mesi fa, il russo che vive da tempo a Roma e parla perfet-
tamente l’italiano, veniva premiato per avere vinto il campio-
nato di F.Renault 2.0 ALPS, oltre ad essere risultato vice cam-
pione Eurocup Renault 2.0 battuto da Stoffel Vandoorne.
Domenica scorsa se la giocava con un campione del mondo e
con la Ferrari, uno che per quanto riguarda il bruciar tappe se
ne intende piuttosto bene essendo passato direttamente dalla
F.Renault 2.0 alla F.1, caso unico e irripetibile nella storia del
motorsport. Kvyat nei test invernali pre campionato è rimasto
bloccato a lungo nei box, tradito da quella power unit Renault
che aveva messo in crisi anche i cugini ben più ricchi della Red
Bull. C’era molto rammarico perché Daniil doveva cercare di
percorrere il più alto numero di giri possibili per via della sua
inesperienza, di quella promozione in F.1 arrivata inattesa come
non mai dopo la metà di ottobre. Il ragazzo del programma
Junior Red Bull però, ha saputo mantenere i nervi ben saldi,
sapendo bene che in fondo nulla aveva da perdere nel primo
appuntamento stagionale di Melbourne. Che si presentava pie-
no di incognite. Il gran lavoro di Renault e dei tecnici della Toro
Rosso, ha invece ribaltato la situazione vissuta nei test permet-
tendo alle STR9 di trovare una affidabilità soltanto sognata.
Nonostante qualche fastidiosa noia al brake by wire, abilmen-
te risolto dopo la prima giornata di prove, Kvyat ha compiuto il
primo capolavoro nella qualifica. Daniil è riuscito a centrare
l’insperato obiettivo della Q3 dopo di che ha segnato il ottavo
tempo nonostante un errore nel giro finale che lo ha portato a
sbattere contro il muro. Così, subito tra i grandi si è ritrovato il
longilineo Kvyat. Che poi in gara si è ripetuto. Un debutto con-
fortante, 57 giri tirati nei quali non ha avuto timori reverenzia-
li per nessuno, come appunto quando ha raggiunto e superato
Raikkonen. Poi, il finlandese si è ripreso la posizione, ma la sod-
disfazione è stata sicuramente enorme. Kvyat nel finale si è tro-
