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vato dietro al compagno Jean-Eric Vergne, ma anche per rispar-
miare carburante non ha cercato di raggiungerlo. Andava trop-
po bene così. Abbiamo sempre scritto che la Russia aveva in
Daniil il primo vero talento del motorsport, niente a che vede-
re con chi lo aveva preceduto nelmondiale, ovveroVitaly Petrov.
Un pilota di grande qualità e spessore umano, di certo non
avremmo mai pensato di vederlo subito così in alto. Il rischio
di Helmut Marko di lanciarlo in F.1 a discapito di Antonio Felix
Da Costa, nonostante la inesistente esperienza con monoposto
potenti, se non qualche test con le Dallara della World Series
Renault, alla fine ha pagato.
Ma un gran weekend con la Toro Rosso lo ha trascorso anche
Vergne. Il francese che era rimasto parecchio male lo scorso
anno quando capì che la Red Bull aveva scelto quello che ora è
il suo ex compagno in Toro Rosso, Daniel Ricciardo, ha dispu-
tato unamagnifica qualifica che lo ha portato al sesto posto fina-
le. Mai si era ritrovato in terza fila, suomiglior risultato da quan-
do è entrato in F.1 nel 2012. Segnale di una ritrovata serenità,
forse il sentirsi capo squadra ha modificato qualcosa in Vergne,
prima troppo sotto stress dal continuo confronto con Ricciar-
do, spesso e volentieri perso. In gara, il ragazzo di Pontoise ha
combattuto quando necessario, tirato i remi in barca quando
necessitava, festeggiando un più che meritato ottavo posto fina-
le. Chapeau dunque a tutta la Toro Rosso che ha saputo porta-
re due monoposto al traguardo, unico team sospinto dalla
power unit Renault a riuscirci.
I risultati del weekend
PL1: Vergne 10° - Kvyat 13°
PL2: Vergne 11° - Kvyat 16°
PL3: Kvyat 11° - Vergne 13°
QUA: Vergne 6° - Kvyat 8°
Gara: Vergne 8° - Kvyat 9°
1...,27,28,29,30,31,32,33,34,35,36 38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,...88
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