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EUROCUP RENAULT 2.0
IGNAZIO D’AGOSTO
Allora Ignazio, nei test di Alcaniz hai
iniziato inmodo cauto, ma già al Paul
Ricard si sono visti grandi progressi.
Come è stato il primo impatto con
Koiranen?
"L'impatto è stato buono, ma è normale che
sia necessario un breve periodo di adatta-
mento. In KTR dopo due stagioni avevo
rivoluzionato la macchina insieme al mio
ingegnere di pista, portandola ad avere il
comportamento più adatto al mio stile di
guida. È stato un processo lungo che ha
portato ottimi frutti, ma che in Koiranen
stiamo evitando per fare esattamente l'op-
posto".
Cioé? Spiegati meglio...
"In pratica abbiamo deciso che non sarà la
macchina ad adattarsi a me, bensì io ad
adattarmi alla monoposto. In Koiranen
fanno così da anni, in pratica l'assetto che
usano è sempre lo stesso, quello con cui
hanno guidato Kvyat e Sainz Jr. qualche
stagione fa. Hanno fatto lo stesso anche con
De Vries e se è vero che nella prima parte
della stagione anche lui ha fatto fatica ad
adattarsi, va riconosciuto che la cosa ades-
so sta dando i suoi frutti".
E per te come sta andando? Hai
dovuto cambiare molto il tuo stile di
guida?
"Decisamente. Io ero abituato a una guida
kartistica, tendevo a frenare tardissimo e in
modo molto brusco, e la macchina della
KTR era assettata apposta per permetter-
mi di farlo. La vettura di Koiranen è molto
diversa, con un anteriore molto più aggres-
sivo e un posteriore duro, nel complesso un
pacchetto molto sovrasterzante. Se guidas-
si come l'anno scorso sarei perennemente
in testacoda, quindi mi sto abituando a
rivedere tutti gli automatismi. Non è faci-
le, ma conto di fare ancora progressi prima
dell'inizio della stagione".
Ma vale la pena impegnarsi in un
processo così lungo? De Vries l'anno
scorso ha perso quasi l'intera stagio-
ne...
"Ne vale sicuramente la pena. Avrei potuto
cercare di ricreare la macchina che avevo
l'anno scorso in KTR, ma a cosa sarebbe
servito? Avrei raggiunto lo stesso livello di
prestazione e sarei rimasto fermo lì. Noi
invece stiamo tentando di andare oltre, la
macchina di Koiranen è più difficile da gui-
dare, più estrema, ma in uscita di curva è
completamente priva di sottosterzo, quin-
di è potenzialmentemolto più veloce se gui-
data nel modo giusto, puntando a raddriz-
zare le ruote il prima possibile e ad accele-
rare prima degli altri. Sulla lunghezza del
processo di adattamento, è chiaro che spe-
ro di metterci decisamente meno tempo.
Era impossibile essere a posto già ai primi
test di Alcaniz e sinceramente non è stato
facile da digerire. Al terzo anno nella serie
dovrei essere sempre là davanti, vedermi
indietro non mi ha fatto piacere. Già a Le
Castellet però, è andata molto meglio, sono
stato terzo nella prima giornata e il secon-
do giorno solo un errore nel mio giro più
velocemi ha impedito di fare ilmiglior tem-
po. Quindi il potenziale già c'è, e con anco-
ra due test a Barcellona e Jerez prima del-
l'inizio della stagione sono tranquillo".
Insieme a Koiranen è arrivato anche
il supporto della Caterham, raccon-
taci cosa significa.
"Non sono ancora parte del programma, ma
mi terranno d'occhio e la possibilità di
entrarci è legata ai miei risultati. Se finirò la
Ad agosto ero in vacanza in Portogallo
con Kvyat e a quel tempo lui nemmeno pensava
alla F.1 come una possibilità concreta,
si chiedeva ancora se sarebbe riuscito a vincere
il titolo GP3. Poi è successo tutto in modo
velocissimo. Ho capito che l'occasione della vita
può arrivare in qualunque momento
e che la F.1 non è un sogno irrealizzabile
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