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USCC
12 ORE DI SEBRING
Marco Cortesi
E' stata una gara strana la 12 Ore di Sebring 2014. In par-
te vinta… dalla safety-car. Non solo ci sono state moltis-
sime neutralizzazioni, con nove auto che hanno chiuso a
pieni giri anche per i continui stop, ma è stata anche una
caution a decidere tre delle quattro classi in gioco nel cor-
so dell'ultima ora. Quando la Coyote-Corvette del team
Marsh è finita in testacoda, chi aveva già fatto il pit-stop,
o ha avuto la prontezza di richiamare l'auto prima del-
l'uscita della vettura di sicurezza, è infatti balzato al
comando. Così è arrivato il ritorno alla vittoria del team
Ganassi. Marino Franchitti, che era incappato in un testa-
coda poco prima e aveva avuto problemi ai box, è riusci-
to a ripartire in testa. Battuta la HPD LMP2 del team
Extreme Speed che, a sua volta, aveva passato la Coyote
dell'Action Express ai box. Insieme a Franchitti hanno
esultato i pluricampioni Scott Pruett e Memo Rojas men-
tre con Ryan Dalziel è arrivato il primo podio di una
LMP2 assieme a Scott Sharp e David Brabham. Col ter-
zo posto dopo la vittoria di Daytona, Sebastien Bourdais,
Joao Barbosa e Christian Fittipaldi hanno mantenuto la
testa della classifica generale. Secondi nell'assoluta Max
Angelelli e i fratelli Taylor. Finiti fuori pista per evitare
uno dei tanti incidenti visti in pista, hanno chiuso sesti a
causa della strategia "sballata".
PORSCHE CON IL GIALLO
ANZI CON LE GIALLE IN GT
La situazione dei leader tra le GT non è stata molto diver-
sa da quella dell'assoluta. A gioire, Michael Christensen,
Pat Long e Jorg Bergmeister, che sulla Porsche ufficiale
hanno ripetuto l'impresa di Daytona tra le GTLM. Grazie
alla prontezza del team CORE (che gestisce ufficialmen-
te le 991 GTLM) Bergmeister si è fermato prima che arri-
vasse la safety-car, guadagnando la posizione ai danni
della Viper di Bell-Bomarito-Wittmer che era davanti. In
GT Daytona? Stessa cosa: Andy Lally si è trovato in testa
con la Porsche del team Magnus portando anche Marco
Seefried e John Potter al top. La mossa non è riuscita
all'AIM Autosport: la Ferrari di Sweedler, Bell, Segal e
Mediani ha chiuso seconda. Giornata difficile per gli altri
italiani: si è salvato solo Bertolini, quarto col team Krohn
in GTLM. Fuori per un problema elettrico Balzan-Casè-
Westphal-Marcelli, indietro i due equipaggi AF Corse con
Griffin-Cioci-Rugolo-Gerber e Roda-Ruberti-Venturi.
IL CORE RADDOPPIA
COL FENOMENO BRAUN
Unica categoria decisa in pista è stata la LMPC, dove a
vincere è stato il CORE Autosport (stavolta a proprio
nome). Protagonista indiscusso nuovamente Colin
Braun, che ha conquistato la vetta su Bruno Junqueira
con 40 minuti alla fine, portando al successo anche Jon
Bennett e James Gue. Ancora una volta impressionante
il texano. Viene davvero da chiedersi cosa ci faccia in
LMPC e non in IndyCar o in un equipaggio ufficiale.
LE FOLLIE DI MALUCELLI
E DI KEARBY
Incidenti? Meritano un capitolo a parte per la loro spet-
tacolarità e, in un paio di casi, per la follia che li ha pro-
vocati. Il primo stop è stato dovuto ad una perdita di ben-
zina che ha mandato a fuoco l'unica, veloce, ma costosis-
sima, Viper GT3 costruita, che aveva Ben Keating al
volante. Poi, è da riportare un botto di cui è stato negati-
vo protagonista Matteo Malucelli, con la Ferrari Risi. Il
pilota forlivese, finito contro le barriere in maniera abba-
stanza pesante, è rientrato in pista da kamikaze con il
gruppo che sopraggiungeva, seminando il panico e col-
pendo la Porsche GTD di Christina Nielsen. Altre vettu-
re sono risultate danneggiate per una grande arrabbiatu-
ra collettiva. Nessuno avrebbe immaginato di rivedere
una scena perfino peggiore. Protagonista, il (forse trop-
po) gentleman Gaston Kearby in LMPC. Rimasto fermo
in un punto cieco, ha pensato bene di raddrizzarsi con un
testacoda in mezzo al tracciato, venendo colpito in pieno
da Alex Tagliani. Il canadese ha riportato un taglio ad una
mano, per Kearby si spera in un taglio alla… licenza. Da
segnalare, sempre in LMPC, una violenta uscita nelle bar-
riere dell'ultima curva di David Ostella, ex pilota Indy
Lights, che ha distrutto la sua Oreca LMPC spedendo fuo-
ri anche l'omologa auto di Frankie Montecalvo.
L'IMSA LA COMBINA
ANCORA GROSSA!
Non paghi dell'incredibile sanzione ad Alessandro Pier
Guidi a Daytona, poi fortunatamente tolta, i commissari
dello United SporsCar Championi sono riusciti perfino a
fare di peggio. Molto peggio. Da barzelletta. Come? Pena-
lizzando una vettura guardando per errore i camera car
dell'auto… sbagliata! Incredibile quanto accaduto alla
Porsche del team Alex Job, fermata con uno stop-and go
di 80 secondi al posto della vettura ufficiale di Weissach
numero 911, che non solo era di un'altra classe, ma por-
tava incollata sotto all'onboard una marca diversa di
pneumatici! ovviamente infuriati il team ed i piloti, che
hanno comunque chiuso quarti a soli 7" dai vincitori.
La Porsche
del Magnus Racing
vincitrice in GTD
1...,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73 75,76,77,78,79,80,81,82,83,84,...88
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