66
ITALIANO RALLY
IL CIOCCO
Guido Rancati
Ricordati di santificare le feste. Giandome-
nico Basso lo fa: all'alba indossa la sua nuo-
va divisa e si accomoda nell'abitacolo di
quella Fiesta bianco-rossa che è il suo uffi-
cio, ma senza affanno. E con la certezza di
dover sbrigare solo quattro pratiche facili
facili. Il grosso del lavoro, il veneto l'ha giù
fatto il giorno prima, ipotecando una vitto-
ria che alla vigilia non era poi tanto scon-
tata. Seguito e non inseguito da Umberto
Scandola, comincia la seconda e ultima
giornata di sfide sull'asfalto della Garfa-
gnana con un paio di terzi tempi che nulla
aggiungono e nulla tolgono al tanto di buo-
no che ha già fatto con la due porte del-
l'Ovale Blu alimentata a gas. Nel tratto suc-
cessivo abbassa ancora il ritmo e lascia che
siano in tre a fare meglio di lui, poi non ha
neppure bisogno che Mitia Dotta gli reciti
una classifica ormai scolpita nella roccia
per decidere di affrontare con ancor più
cautela la strada che porta a Sassorosso. In
sei chilometri e cinqucentoquaranta metri
lascia qualche altro secondo a Paolo
Andreucci e a Umberto Scandola che da
parte sua accetta senza fare una piega e
nemmeno un plissé di finire la prova alle
spalle di Gabriele Ciavarella. I tabulati
informano che pure Rudy Michelini, quin-
to tempo, ha fatto meglio di lui, ma Gian-
do non ci bada: l'attico del podio è suo, la
sua nuova avventura è iniziata alla grande.
“L'idea era di far bene, come sempre...”, fa
sapere a bocce ferme. Poi, sereno, aggiun-
ge che il primo posto è anche più di quan-
to si aspettava. Pare sincero, forse lo è dav-
vero. Eppure il suo successo non è mai sta-
to veramente in discussione. Subito più
veloce di tutti, non ha mai mollato il palli-
no. Gradualmente, lentamente, nella pri-
ma metà della prima tappa ha messo insie-
me un capitale sufficiente a togliere agli
avversari la voglia di mettergli il sale sulla
coda. Primo a metà giornata con tredici
secondi e tre sull'accoppiata Scandola-
Nucita e una quarantina di secondi su
Andreucci, alla tregua notturna, complice
anche una gomma stallonata dal veronese
con la Skoda e un semiasse rotto dal sici-
liano con la Peugeot, ci è arrivato con oltre
mezzo minuto su Scandola, poco meno di
un minuto su Ucci e poco più di un minu-
to su Nucita. Non troppo, ma abbastanza
per permettersi di santificare la festa.
