IA APERTA
RQUEZ
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Nonostante una frattura rimediata
mentre si allenava sullo sterrato,
il campione del mondo 2013 rimane il pilota da battere.
Lorenzo e Rossi, della Yamaha, non hanno pienamente convinto
nei test invernali mentre Pedrosa è sempre una incognita.
In crescita la Ducati, ma grazie alla scappatoia Open…
Filippo Zanier
Suo malgrado, è stato lontano dalle piste per circa un mese e mezzo, perdendo due dei
tre test ufficiali a cui avrebbe dovuto prendere parte. Eppure tutti sanno che per la cor-
sa al titolo 2014 della Moto GP, che partirà questo fine settimana in Qatar, il favorito
resta comunque lui, MarcMarquez. E del resto non potrebbe che essere così. Dopo quel-
lo che il "Cabroncito" ha fatto l'anno scorso, quando era completamente a digiuno di
esperienza nella classe regina, sarebbe folle pensare che possano bastare una frattura al
perone rimediata in allenamento (facendo motocross) e due test persi per togliere le ali
al 21enne di Cervera. In fondo, ed è bene ricordarlo, nell'unica sessione a cui a parteci-
pato, cioè la prima dell'anno a Sepang a inizio febbraio, Marquez non ha lasciato che le
briciole ai rivali, piazzandosi in testa in ognuno dei tre giorni e rifilando distacchi piut-
tosto pesanti a tutta la concorrenza. I galloni del favorito gli spettano quindi di diritto,
anche se è lui stesso a dire che difficilmente a Losail sarà al cento per cento nonostan-
te in queste settimane si sia sottoposto a cure intensive a base di magnetoterapia. Di
certo, se il campione del mondo in carica dovesse presentarsi al via acciaccato al punto
da pagare dazio in termini di competitività, i suoi rivali faranno il possibile per avvan-
taggiarsene, proprio come nei test hanno approfittato della sua assenza per brillare.
