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FORMULA 1
GP MALESIA
StefanoSemeraro
LaRedBullècome ilMinossediDante:sta
lì, soffre nell’infernuccio di questo inizio
stagione,maringhia.Ecomeringhia.Dopo
l’invernodel suograndescontento,dei test
mutilati, sembrava defunta, anzi dannata.
«Speriamo cheVettel voglia rimanere con
noi», fingeva di piangere con lacrime di
coccodrillo(vero)HelmutMarko,temendo
il dispetto del campione. In Australia è
venuta la primarispostadaDanielRicciar-
do, a podio e poi squalificato per le note
vicende “sensibili”. InMalesia è toccato a
SebastianVettel far vedere di che passata
sono fatti lui e la scuderia. Aparte la sfiga
cosmica del poveroDaniel, di cui parlere-
modopo, il campionedelmondo in carica
ha tirato fuori gli artigli in qualifica, sotto
una pioggia terrificante, incollandosi al
mago della pioggia Lewis Hamilton, che
peròcomeHarryPotterpervolareusauna
scopavolanteefficientissima, lapowerunit
Mercedes. Ingaracihariprovato,e inbuo-
na parte ci è riuscito: terzo dietro le due
StelleFilanti, comunque apodio. Comun-
quedavanti a tutti gli altri chenon sono la
Mercedes, Ferrari compresa. Ha sgomita-
to,anche(«inpartenzahoavutopaurache
mi volesse sbattere a muro», ha detto
Rosberg), ma ha dimostrato di non aver
perso losmalto.«Sappiamochequelloche
abbiamo raccolto finoadoraèpiùdiquel-
lo che ci aspettavamodopo i test inverna-
li», ha spiegatoSeb. «Ma sappiamoanche
che dobbiamo fare di più. In pista basta
ascoltare il rumore della Mercedes e il
nostropercapirechec’èunadifferenza.Ma
è solo questione di tempo». Ringhiano, il
Toroaustriacoequello tedesco, eccome se
ringhiano. L’affidabilità è ancora da regi-
strare, ma come prestazioni di punta in
qualifica, sul giro secco, laRedBull non è
lontana come sembrava, anzi. E anche in
gara, finché regge, èun cliente rognosissi-
mo.
Unpianto ininterrotto è invece quello che
arrivadaRicciardo,chedopoladocciafred-
da incasasièbeccatoun’altrascoppolanel
fornomalese. Dopo aver chiuso quinto in
qualifica stava lottandoper il quartoposto
ingaraeunpit-stopavariato (nonpercol-
pasua)lohacostrettoafermarsiinpit-lane
con lagommaanterioresinistrachetrabal-
lava sul cerchione. I meccanici lo sono
andati affannosamente a riprendere, e
l’hannorispedito inpista, lìperòhaceduto
l’ala anteriore. E al danno si è aggiunta la
beffadelpit-stopda10secondicomepuni-
zione per il “rilascio pericoloso”, e poi la
penalizzazionedi dieci posti in grigliaper
il prossimo GP. Neanche a Webber, a
memoria,èmaiandatacosìstortacosìa
lungo, nascereaustraliani ultimamente
nonportabene inF.1. «E’ statoun ini-
zio di stagione abbastanza sfortunato,
mavacosì»,habuttato lìRicciardo,davve-
ro ilpiùsimpaticocheci sia, senzaperdere
il suosorrisodaestremistadell’ottimismo.
«In fondosonopartitoavanti in tuttiedue
ilGP,me lasonosempregiocata lìdavanti
anche in gara. Enonmi sono sentito inti-
midito, lassù.Lagentemivedesempresor-
ridere e forsepensa che io sia troppogen-
tileper lottare, invecesonoquiperquesto.
Sono a livellodei primi te, e anche se sta-
voltaVettel se ne stava andando, credodi
aver fatto un lavoro accettabile nel tenere
la posizione. Di queste due gare voglio
tenermi ilmeglio. Soche la fortunagirerà,
primaopoi, auncertopuntomiprenderò
la rivincita». Se lameriterebbe, chedite?
I risultati del weekend
PL1: Vettel 7°– Ricciardo 12°
PL2: Vettel 3°– Ricciardo 7°
PL3: Vettel 4 – Ricciardo 6°
Qua: Vettel 2°– Ricciardo 5°
Gara: Vettel 2°– Ricciardo RIT
1...,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13 15,16,17,18,19,20,21,22,23,24,...88
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