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ITALIANORALLY
SANREMO
GuidoRancati
“Non avremmo vinto, ma qualche punto
loavremmoportatoacasa...”.Abocce fer-
me, GilloD'Amore conferma chequalche
oraprimaeraprontoa infilarsi nel sedio-
lo di sinistra della Fabia. Per evitare di
dover consegnare la tabella, per salvare il
salvabile. Non ha avuto bisogno di farlo:
appena sopra Case di Nava, al via della
nonaprova specialedel Sanremonumero
cinquantasei, Umberto Scandola aveva
ritrovato quel po' di forze necessarie a
continuare a stringere il volante della
compatta dell'est. Anche se gli effetti di
una congestione lo avevano reso uno
straccio.
I sogni di vittoria, alimentati la sera pri-
ma dal miglior tempo realizzato nella
Ronde, il veronese e l'imperiese li aveva-
nomessi daparteall'alba, ancorprimadi
ripartire.Colpadiunabottigliettad'acqua
gelata buttata giù d'un fiato dal pilota a
Passo Ghimbegna, subito dopo essersi
messo dietro alle spalle i quasi quaranta
chilometri della prova-monumento del-
l'appuntamentonel ponente ligure.
E cercare di mascherare le conseguenze
devastanti di quel gesto era servito a
poco:nel trattodipassodelMaroepoi in
quellodiRezzo, il responsodel cronome-
tro era stato impietoso. Di nuovo più
velocedi tutti, GiandomenicoBasso ave-
vamesso insiemeun vantaggio apparen-
temente sufficiente a garantirgli un fine
mattinataeunpomeriggio senzapatemi.
Il più, per il pilota della Fiesta alimenta-
ta a gas, pareva fatto. I diciannove chilo-
metri e spiccioli dellaMendatica, ultimo
impegno della prima delle due boucles
finali, parevano una semplice formalità.
Invecehannorimischiato lecarte.Defini-
tivamente. Forse, quasi certamente,
deconcentrato, ilvenetos'è fattosorpren-
deredaun tornantone largo, unodiquel-
li che si affrontano in seconda, e non era
riuscitoadevitare l'abbraccio fatalediun
ostacolo troppo solido per non azzoppa-
re ladueportedell'OvaleBlu. Il tempodi
realizzare di non essere predadi un'allu-
cinazione e Scandola s'è subito sentito
meglio.Purcon lostomacoancora insub-
buglio, ha ripreso a pensare che il colpo
grosso, quello tante volte sfiorato sul-
l'asfalto dell'entroterra rivierasco, era
davvero alla suaportata.
Cosìèstato.L'amorediUmbiperunagara
che per lui, come aveva tenuto a ribadire
allavigilia,valetuttouncampionatoèsta-
to finalmente ripagato. “Era ora”, dice il
suo compare finalmenteprofeta anche in
patria.Doveva succedere, primaopoi.
PEREGO
A PODIO
CON
LAMITSU
Lontano dal primo e pure dal secondo,
ma comunque terzo. Andrea Perego
riporta dopo tempo immemorabile una
Mitsu sul podiodi unagara tricolore e lo
fa sul palcoscenico più sfavillante del
panorama italiano.Ripagandogliuomini
dell'Hankook che gli hanno dato fiducia
permettendogli di tornare ad esserepro-
tagonista. E' ilmenogiovanedi unpodio
inabitualmente verde, il valtellinese. Ma
a trentacinqueannihaancora ildirittodi
guardare avanti con legittime ambizioni.
Intanto si gode l'inatteso secondo posto
nella classifica verde-bianco-rossa, dopo
due gare assai poco indicate alleberlino-
nedel Sol Levante.
GiandomenicoBasso
1...,42,43,44,45,46,47,48,49,50,51 53,54,55,56,57,58,59,60,61,62,...102
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