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EUROPEO RALLY
AZZORRE
Guido Rancati
Un ultimo colpo di reni e via, verso la vittoria. Guardingo il giu-
sto nelle prime cinque prove speciali della seconda e ultima tap-
pa del Sata Rallye Açores, affrontata da leader con diciannove
secondi e uno di vantaggio su Kevin Abbring, Bernardo Sousa
innesta la baionetta e va all'attacco sui ventun chilometri e tre-
cento metri della Tronqueira. Si gioca tanto, il madeirense, qua-
si tutto: nei due tratti appena archiviati, l'olandese gli ha rosic-
chiato un bel po' del vantaggio e quel che gli resta non è suffi-
ciente a farlo star tranquillo. Deve contrattaccare e lo fa con luci-
dità. Deciso a sfruttare in quell'ultimo tratto tutto il potenziale
della Fiesta Regional e pure il vantaggio che gli deriva dall'aver
scelto di aggredire la boucle finale con le Pirelli più dure a dispo-
sizione. Che forse lo hanno un tantino penalizzato nei confron-
ti dl rivale – che aveva puntato sulle Michelin più morbide – nel-
le prove più corte. Ma che ora dovrebbero dargli una mano. Lo
fanno. Sulla terra di Sao Miguel, le “scarpe” italiane si confer-
mano stivali delle sette leghe. Il resto ce lo mette lui, con una
prestazione perfetta. Non sbaglia niente, firma la prova, mette
un altro secondo e uno fra sé e Abbring e va a vincere. E' un'im-
presa, la sua: mai, in passato, un madeirense s'era imposto alle
Azzorre.
“Non posso non ricordare la mia vittoria fra le Super2000 al Jor-
dan Rally di tre anni fa e tuttavia questo è davvero un gran bel
momento per me”, risponde a chi gli chiede se quello che si pre-
para a festeggiare esibendo la sciarpa del Benfica è il successo
più importante da lui conseguito fin qui. “Anche perché –
aggiunge – è arrivato alla fine di una battaglia molto intensa con
Kevin che è un tipo assai veloce”.
Il venticinquenne dei Paesi Bassi inserito nella Peugeot Acade-
my incassa i complimenti di chi lo ha battuto e prova a vedere il
bicchiere mezzo pieno. Non ha vinto neppure questa volta, però
ha raccolto i primi trentun europunti di una stagione per lui fon-
damentale ed è già molto di più del niente che gli era rimasto fra
le mani fin qui. E se è vero che la vita è una ruota che gira...
Lefebvre continua a crescere
Nella grande giornata di Bernardo Sousa (che adesso conta di proseguire nella serie per rilanciare una
carriera che la sciagurata parentesi con la Lotus ha rischiato di far finire) c'è spazio anche per Stéphane
Lefebvre. Il ventiduenne che la federazione francese ha proiettato con una borsa di studio nell'Europeo
Junior ha confermato sulla terra azzoriana il tanto di buono che nell'Esagono vanno dicendo di lui.
Costantemente nelle zone calde della classifica delle tutto-avanti, non ha sbagliato praticamente nulla e
ha chiuso al decimo posto assoluto, nettamente davanti agli altri con due ruote motrici e agli altri Under.
E adesso guarda avanti con più di una speranza di rendere la vita difficile a Jan Cerny.