42
INDYCAR
GARE A DETROIT
DISASTRO
HUNTER-REAY
Il pilota di Michael Andretti ha patito proble-
mi in ogni sessione ma sono stati gli errori di
guida a metterlo nei guai. Due contatti in qua-
lifica l’hanno spedito a fondo gruppo, e da lì
tutto si è complicato. Una toccata l’ha messo
fuori alla fine di gara e un problema elettrico
l’ha fermato in gara 2, ma in entrambe le
situazioni era comunque già troppo tardi:
diciannove i punti di distacco, 59 quelli persi,
cifra quest'ultima davvero impressionante.
Dovrà tentare di recuperare già nel prossimo
round di Forth Worth, su un ovale che inci-
dentalmente è anche uno di quelli preferiti da
Power e Castroneves. Escono dal fine settima-
na con ottime indicazioni sia Rahal che Char-
lie Kimball. Di recente, il primo ha sofferto un
inconveniente dietro l’altro e si è rifatto in
gara 1, mancando il successo di poco e risul-
tando il più veloce in pista. Sfortunatamente,
in gara 2 gli è costato carissimo un tentativo
di sorpasso azzardato da parte di Power, suc-
cessivamente penalizzato. Kimball ha chiuso
terzo in gara 2, riportando il teamGanassi sul
podio e rintuzzando anche gli attacchi di Scott
Dixon. Il neozelandese non ha mai lottato per
la vetta, ma ha conquistato punti mentre Tony
Kanaan si è ancora trovato in difficoltà così
come Juan Pablo Montoya.
ANCORA BUIO
PER MONTOYA
Entrato per la prima volta nel “Fast Six” del-
la prima qualifica, il colombiano ha perso
smalto durante le gare, partendo anche un
problema di misfire. Power contro Hunter-
Reay quindi, ma occhio anche a Castroneves,
che con la strategia giusta avrebbe potuto vin-
cere anche la prima corsa. Veloce e preciso, ha
conquistato il secondo posto e, se continuerà
così, sarà sicuramente tra i favoriti. Dovrà
però rendere su ogni pista. Una menzione va
alla lotta tra rookie. Se in gara 1 a prevalere è
stato Carlos Munoz e in gara 2 Mikhail Ale-
shin ha terminato settimo (suo miglior risul-
tato), Jack Hawksworth ha ancora impressio-
nato, riuscendo ad occupare in modo convin-
cente le posizioni di vertice. Peccato che sia
durata poco: nella prima frazione è stato ral-
lentato dalla rottura di un disco freno, men-
tre nella seconda è incappato in una penalità
per eccesso di velocità ai box. Delusione anche
per Takuma Sato. Il giapponese, polesitter di
gara 2, è andato in fuga ma ha sofferto nell’or-
dine un pit-stop lento, una toccata da Ryan
Briscoe e una da Marco Andretti, che l’ha
mandato nelle protezioni.
Il podio di gara 1
Ryan
Hunter-Reay