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Stefano Semeraro
La F.1 arriva in Canada con i suoi tanti destini tut-
ti intrecciati inmaniera diversa. A Partire da quel-
lo Ferrari, che sembra eternamente in ballo fra
l’ottimismo della volontà e il pessimismo della
progettazione. «La Ferrari deve restare calma e
lavorare duro - ammonisce Fernando Alonso -
perché il nostro compito è essere all’altezza delle
attese. Finora quest’anno abbiamo portato pezzi
nuovi in ogni gara, alcuni non hanno funzionato,
ora dobbiamo approfittare al massimo gli svilup-
pi che avremo a Montreal. Sfrutteremo il venerdì
per testarli in pista, e la mia speranza è di essere
più vicino al podio di quanto ero a Monaco. Non
ho dubbi che d’ora in avanti saremo più competi-
tivi ad ogni gara, ma non so quanto».
Le protagoniste però saranno, a meno di disastri
o imprevisti epocali, ancora le due Mercedes, e a
Stoccarda il dubbio non è tanto se vincere, ma
come vincere. Con chi soprattutto. L’Hamilton
furioso del Principato pare essersi tranquillizzato,
almeno a sentire le parole di Niki Lauda. L’ascia di
guerra con Rosberg è stata formalmente sotterra-
ta (ma voi ci credete davvero?) e Lewis si dice mol-
to concentrato ad ottenere la quarta vittoria della
sua carriera a Montreal. Toto Wolff è comunque
molto sereno: «Sono piloti e devono continuare a
lottare, è nella loro natura. E’ la nostra politica alla
Mercedes, sino a quando non si superano i limiti.
Un incidente non è tollerabile, anche perché le
gare non sono vacanze, sono un lavoro duro del
quale il teamdeve rispondere a tutti i 300mila che
lavorano nel mondo per la Mercedes-Benz».
Capito il messaggio?
In casa Red Bull intanto si medita su una possi-
bile richiesta di danni alla Renault e si lotta per
trovare l’affidabilità perduta. Prima o poi questa
sfortuna ‘alla Webber’ dovrà passare, medita
Sebastian Vettel, che però non è affatto ottimi-
sta sul futuro della collaborazione con il motori-
sta francese: «Nel 2014 saremo tormentati da
problemi per colpa del motore».
Chi spera molto nel weekend nordamericano è la
McLaren. «Abbiamo portato novità sin dall’ini-
zio, ma dopo Barcellona abbiamo aumentato il
ritmo - ha spiegato Eric Boullier - i punti di
Monaco sono stati positivi, ovviamente siamo
ancora distanti dai più forti ma ora ci siamo mes-
si sulla giusta strada. Il tracciato di Montreal, con
molti rettilinei ma in realtà nessuna curva velo-
ce e tante curve lente o medie si adatta alla nostra
macchina, quindi dovremmo fare ancora meglio
che a Monaco». E’ quello che sperano Button, e
soprattutto Magnussen, in recupero dopo una
fase di involuzione. Decisamente pessimista
invece Pastor Maldonado: «In Canada la Lotus
soffrirà, perché siamo ancora indietro nella
gestione delle curve lente e nella velocità pura»,
cioè esattamente la situazione opposta di quella
che si vive in Williams, dove Bottas è convinto di
poter mettere in campo un’altra gara convincen-
te. Fra i più attesi ci saranno anche Vergne, e
soprattutto Bianchi, che come potete leggere
all’interno già è conteso da vari team in vista del-
la prossima stagione. Una bella gara per lui
potrebbe valere una casetta: non in Canadà,
però, ma a Maranello.