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WEC
24 ORE DI LE MANS
Servizi a cura di Alfredo Filippone
Foto Photo 4
“E alla fine, l’ha spuntata”. ll commento non appar-
tiene né a un tifoso lusingato della Casa dei cerchi
né a un osservatore annoiato dall’inarrestabile sfil-
za di successi dell’Audi nella Sarthe (siamo a quota
13 in 15 anni), ma a Wolfgang Ullrich, che in confe-
renza-stampa post-gara, non ha nascosto che que-
sto è stato il successo più rocambolesco, sofferto ed
inatteso. Al di là delle indubbie competenze profes-
sionali, se c’è qualcosa che contraddistingue il
patron del motorsport di Ingolstadt sono l’onestà e
l’umiltà in ogni momento e un grandissimo rispet-
to per i rivali e per la 24 Ore, cosa che lo ha porta-
to, ad esempio, ad imparare il francese, che ora par-
la alla perfezione e senza quasi accento tedesco.
“Soltanto la forza della squadra ci ha permesso di
portare a casa questo straordinario risultato: una
doppietta allorché c’è stato un momento, a poche
ore dalla fine, in cui credevamo di aver perso tutto.”
Erano in molti, dopo le qualifiche e nel corso delle
prime ore, a pensare che l’Audi stesse bluffando,
lasciando che la Toyota si sfogasse e tenendo nella
manica un buon margine prestazionale. Ma Ullrich
ammette: “E’ vero che eravamo prefissati di non for-
zare, almeno fino all’alba. L’obiettivo era di rimane-
re nel giro dei primi per poi attaccare più tardi. Ma
la Toyota ci ha sorpreso e per molte ore ha avuto
una cadenza che non abbiamo potuto seguire. Per
di più abbiamo perso subito una delle tre macchi-
ne, quella dello sfortunatissimo Marco Bonanomi,
poi la Toyota si è fermata, ma anche noi abbiamo
avuto i nostri guai, del tutto imprevisti.” Un turbo
rotto su ognuna delle vetture superstiti ha gettato il
clan tedesco nel dubbio e aperto lo spiraglio a un’in-
credibile eventualità: la disfatta. La forza della squa-
dra si è vista allora, quando il team è riuscito non
solo a riparare l’inconveniente tecnico nel minor
tempo possibile, ma anche a trovare la spiegazione
tecnica ancor prima di lasciare Le Mans. “Da quan-
do usiamo la R18 e-tron, un turbo non si è mai rot-
to”, ha spiegato Ullrich, “abbiamo subito provvedu-
to ad analizzare il pezzo, trovando quant’è accadu-
to.”