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WEC
24 ORE DI LE MANS
La forza della squadra si era già vista nelle prove,
quando il team ha ricostruito per ben due volte la
numero 1 prima distrutta da Duval mercoledì, poi
danneggiata da Di Grassi giovedì, e la si vede in real-
tà in ogni momento, anche nella gestione del grup-
po umano e nei rapporti personali. Bénoit Tréluyer,
che con André Lotterer e Marcel Fässler, ha centra-
to il terzo successo dell’equipaggio, era il più solle-
citato a fine gara, forse perché francese o perché
aveva tagliato lui il traguardo, ma si è quasi scher-
mito: “Certo, ho contribuito al successo, ma gli eroi
della gara sono i miei due compagni. Fässler ha fat-
to un lavoraccio tutta la notte e Lotterer ha fatto
degli stint da favola al mattino...” Uno spirito da
libro “Cuore” confermato dall’impegno messo da
Tom Kristensen, Lucas di Grassi e l’intero team nel
mettere Marc Gené, la riserva scesa in campo in
extremis al posto di Duval, di svolgere il suo ruolo
al meglio, cosa che lo spagnolo ha puntualmente fat-
to. “Correre per un team come questo, forse il
miglior team al mondo, è una grandissima soddi-
sfazione”, ha detto lo spagnolo, che ha aggiunto di
non rimpiangere assolutamente l’aver rinunciato,
com’era previsto, a partecipare con la Zytek Jota,
poi vincitrice in LMP2. Soltanto una foratura e la
sostituzione di un iniettore spiegano che l’Audi #1
sia arrivata seconda, privando Kristensen dell’ago-
gnato decimo successo. O semplicemente riman-
dandolo?
La R18 e-tron
del 13° trionfo
sulla Sarthe
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