Italiaracing.net Magazine - page 12

12
WEC
24 ORE DI LE MANS
Come è accaduto l’incidente? E come stai ora?
“Le condizioni meteo erano proibitive. La visibilità era bassa e
c’era molto aquaplaning. Io stesso ho avuto diverse volte aquapla-
ning, così per ridurre i rischi ho rallentato e mi sono messo insie-
me ad una Ferrari e un’Aston Martin. Prima è arrivata la Toyota
che mi ha sfilato di lato, e Lapierre ha evitato l’impatto. Poi la Fer-
rari di Sam Bird mi ha preso in pieno. Sto abbastanza bene: ho
solo un po’ di dolore a un ginocchio, però non è nulla di grave”.
C’erano le bandiere gialle quando la Bird ti ha colpito?
“Onestamente non lo so, la visibilità era veramente critica, c’era
un sacco di acqua ed ero concentrato nel tenere la macchina in
pista”.
E’ stato un peccato, però c’è da dire che fin lì era andata
molto bene…
“Ero molto contento del fatto che finalmente quest’anno avessimo
la possibilità di essere non solo la terza macchina, ma che poteva-
mo puntare subito a un risultato importante. Ero stato veloce
anche nei test e avevamo sviluppato un buon set-up restando su
una base piuttosto standard. Abbiamo fatto un bel lavoro, e anche
Filipe ed Oliver erano molto veloci. Ovviamente, a posteriori non
sai mai cosa sarebbe potuto accadere, magari avremmo rotto qual-
cosa, però eravamo lì per giocarcela. Ero partito in palla e aveva-
mo un buon ritmo”.
E’ stata la scelta di ridurre i sistemi ibridi a rivelarsi vin-
cente?
“Abbiamo lavorato molto in preparazione, ma in realtà quella del-
l’eliminazione del secondo sistema ibrido è stata una scelta che è
venuta da se. Abbiamo visto che il sistema non rendeva quando ci
si aspettava e non garantiva la necessaria affidabilità”.
Sta di fatto che sei il stato il più veloce, ora però non ci
sono più scuse per tenerti giù dalla macchina…
“Purtroppo non ci sono solo considerazioni che riguardano la per-
formance, ci sono anche altri tipi di valutazioni. Per il momento il
programma con l’Audi non prevede altre gare, ma spero che si veri-
fichino un paio di situazioni positive per tornare in pista. Finora
ho dimostrato di poter essere sempre pronto a mettermi al volan-
te nonostante gli stop, ma correre solo due gare all’anno non è il
massimo”.
Alcuni piloti arrivati direttamente dalle formule hanno
combinato guai grossi quest’anno, cos’è che fa la diffe-
renza quando si arriva dalle ruote scoperte per evitare
certe situazioni?
“Mah, non si può mai dire, magari anche io avrei potuto sbattere
da solo all’inizio. Però, bisogna tenere in considerazione che que-
ste gare sono endurance, anche se non è più come una volta. Biso-
gna tirare come se fosse una gara sprint ogni giro, però mantenen-
do una certa sicurezza. Forse anche la pressione che c’è in Audi ha
fatto la differenza. Come sabato scorso. Con le condizioni difficili
che c’erano, ho rischiato più volte di perdere il controllo e ho agi-
to di conseguenza per evitare di compromettere la gara”.
Quando tornerai in macchina?
“Il prossimo test sarà tra una quindicina di giorni, ma come det-
to prima, ci sono alcune possibilità in ballo che potrebbero anda-
re in porto anche prima. Spero che si concretizzi qualcosa per gui-
dare un prototipo, che è quello che mi riesce meglio, ma sono
disponibile anche per altre tipologie di vettura”.
1...,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11 13,14,15,16,17,18,19,20,21,22,...76
Powered by FlippingBook