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V8 SUPERCAR
GARE A DARWIN
Silvano Taormina
Un terzo posto nelle ultime dieci gare rap-
presenta un bottino piuttosto magro per
chi, alla vigilia della stagione 2014, era
accreditato come il principale pretendente
al titolo. In particolar modo quando il tuo
palmares annovera ben cinque titoli nel V8
Supercars, ancor di più quando il tuo nome
è Jamie Whincup. Eppure il portacolori del
Triple Eight Racing, da campione qual è,
dopo tre appuntamenti poco fruttuosi ha
tirato fuori la grinta necessaria per inverti-
re la rotta e tornare in gioco in una delle
edizioni più combattute della popolare
serie australiana. Una rinascita che ha tro-
vato compimento a Darwin, in un weekend
in cui la scelta delle gomme ha giocato un
ruolo per nulla indifferente. Due pole il
sabatomattina, due vittorie qualche ora più
tardi, altra pole nelle qualifiche della dome-
nica e di nuovo sul podio in gara 3. Con que-
sti risultati Whincup si è riportato prepo-
tentemente in corsa per il titolo, a preludio
di una seconda parte di stagione che si pre-
annuncia decisamente interessante.
QUESTIONE
DI GOMME
La rinascita di Whincup si è concretizzata
nella giornata di sabato, inaugurata con
due pole perentorie nei due turni di quali-
fica. La chiave del suo doppio successo
risiede nella scelta delle gomme soft, risul-
tate decisamente più efficaci nelle gare
sprint. Mentre gli altri arrancavano con le
hard, il campione in carica dettava il passo
seguito a debita distanza dal team mate
Craig Lowndes. Un copione quasi identico
sia in gara 1 sia in gara 2, nelle quali nessu-
no è riuscito ad avvicinare le due Commo-
dore del Triple Eight. Sul gradino più bas-
so del podio hanno trovato posto dapprima
Shane Van Gisbergen (Tekno) e poi Fabian
Coulthard (BJR), sempre presenti nelle
zone alte della classifica ma apparsi decisa-
mente in affanno. Discorso simile per Scott
McLaughlin (Polestar GRM) e Garth Tan-
der (HRT), bravi a centrare per due volte la
top-five. Il leader della classifica piloti
Mark Winterbottom (FPR) ha giocato al
risparmio optando anch'egli per le hard.
Per lui due sesti posti messi in cascina in
attesa della gara lunga della domenica.
WINTERBOTTOM
“FREGA” WHINCUP
La nuova doppietta di Whincup e Lowndes
in Q3 lasciava presagire un nuovo flag-to
flag per la compagine diretta da Ian Harri-
son. Costretti a prendere il via con le hard,
nell'arco di poche tornate i due torelli sono
stati risucchiati dal resto del gruppo che,
diversamente, aveva ancora a disposizione
un treno di soft immacolate. La prima par-
te di gara ha visto David Reynolds (FPR)
guidare il plotone mentre poco più indietro
Winterbottom rinveniva perentoriamente
dalla quinta fila. La gara di Whincup sem-
brava compromessa fino a quando, in occa-
sione di una caution causata da Dahlgren
(Polestar GRM), ha anticipato il cambio-
gomme mentre gli altri si limitavano ad
accodarsi alla safety-car. Esaurito il valzer
dei pit-stop, Whincup si è ritrovato incre-
dibilmente in seconda posizione alle spalle
del nuovo leader Winterbottom. Mentre
quest'ultimo si avviava incontrastato verso
la bandiera a scacchi, Whincup ha dovuto
cedere la piazza d'onore ad un arrembante
Van Gisbergen. Medaglia di legno per Rey-
nolds, quarto davanti a Courtney (HRT) e
Tander. Non è riuscito a ripetersi Lowndes,
attardato da un contatto conMostert (FPR)
mentre navigava a centro gruppo.
Lowndes
Winterbottom
1...,56,57,58,59,60,61,62,63,64,65 67,68,69,70,71,72,73,74,75,76,...78
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