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Secondo, come al Circuito d'Irlanda. Sepp Wie-
gand mette fieno in cascina anche al Barum, ridu-
ce di ventun punti il suo ritardo da Esapekka Lap-
pi e fa sapere si essere più che soddisfatto: “Lo
sarei stato anche se fossi finito terzo, ma così lo
sono ovviamente di più”, dice a bocce ferme. Dopo
aver riconquistato il secondo gradino del podio
soprattutto grazie ai capricci del moto-
re della fiesta di Tomas
Kostka. Dopo aver
osservato che
s a r e b b e
s t a t o
uno
stupido a rischiare più del dovuto per vincere il
teta a testa con il ceco. Ventiquattro anni da qui a
qualche mese, il tedesco che la Volkswagen ha
girato alla Skoda per permettergli di farsi le ossa
è uno che sbaglia poco: nelle sue sei presenze sta-
gionali nella serie continentale ha ottenuto anche
un terzo, un quinto e un settimo posto. E l'unica
volta che non s'è classificato, all'Acropoli, ha tro-
vato comunque il modo di mettersi in saccoccia
tre punti. A Mlada Boleslav non sembrano scon-
tenti di lui, però è piuttosto chiaro che si aspetta-
no che alzi l'asticella e cominci a dare qualche
zampata. Prima di essere considerato solo un
eterno piazzato.
WIEGAND PROVA LA RINCORSA
LO SPETTACOLO
VIEN DI NOTTE...
Assai più di un semplice aperitivo. Quella che come da tradizione apre le dan-
ze al Barum è una prova speciale vera, diversa da quelle che affronteranno i
protagonisti della manche céca del campionato europeo e tuttavia vera. Meno
veloce di quelle disegnate fra i boschi, ma non esasperatamente lenta. I nove
chilometri e mezzo fra le case e i giardini di Zlin (nella foto) ricordano non
tanto vagamente i circuiti cittadini sui quali si correva fino a cinquantanni fa:
muri e marciapiedi a delimitare la carreggiata e intorno tanta gente. Ventimi-
la persone secondo i calcoli meno ottimisti, probabilmente di più.
“Sorprendente”, sintetizza Kevin Abbring a cose fatte. Dopo essere stato il più
veloce a quasi ottanta di media, dopo aver dato due secondi e otto a Esapek-
ka Lappi ed essersi lasciato a poco meno di cinque secondi un terzetto com-
posto, nell'ordine, da Craig Breen, Tomas Kosta e Vaclav Pech. L'olandese, in
cerca di rivincite soprattutto contro il destino che con lui in questa stagione è
stato davvero cinico e baro, ha gradito. Non è stato il solo: il finlandese della
Skoda dice che è sempre bello gareggiare davanti a tanti appassionati e lo stes-
so fa sapere l'irlandese della Peugeot.
1...,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72 74,75,76,77,78
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