È FATTA
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La sfortuna ha preso di mira Rosberg, fuori gara per
un problema elettrico, spianando la strada a un Hamilton
stellare, più forte degli avversari e della safety-car.
Ora Lewis è lanciatissimo e guida la classifica
con tre punti di vantaggio sul compagno di squadra
Filippo Zanier
Quando dopo il via del giro di ricogni-
zione del GP di Singapore non ha
visto la sagoma grigia della monopo-
sto di Nico Rosberg negli specchietti,
Lewis Hamilton deve aver pensato
che il karma esiste. Bersagliato dalla
sfortuna, che quest'anno tra guasti in
gara ed in qualifica gli aveva rovina-
to ben quattro Gran Premi, in una
sola corsaHamilton si è visto restitui-
re dalla dea bendata almeno parte del
maltolto, recuperando in un colpo
solo ben 25 punti sul compagno di
squadra. Risultato? Il pilota di Steve-
nage si è portato nuovamente in testa
alla classifica del Mondiale con tre
punti di vantaggio su Rosberg, una
posizione che non occupava dal GP di
Barcellona dello scorso maggio.
Anche allora, e non è un dato da sot-
tovalutare, il primo posto nella gene-
rale era arrivato dopo una lunga
rimonta, necessaria per recuperare il
gap di punti creato dalla rottura del
motore della sua W05 nella gara di
apertura del campionato, in Austra-
lia.
Si tratta di un elemento significativo,
perché mette in evidenza come i pro-
blemi tecnici (e il contatto causato da
Rosberg a Spa) abbiano costretto
Hamilton a vivere fino ad oggi un
campionato di rincorsa, rincorsa che
Lewis ha completato proprio a Singa-
pore sfruttando per una volta i guai
occorsi al compagno di squadra. Nico
dopo il ritiro ha tenuto a lungo il
casco in testa per coprire la pioggia di
imprecazioni che stava sgorgando
dalle sue labbra, ma anche se il suo
disappunto è più che comprensibile
un'analisi a freddo non può non rico-
noscere che il guasto elettronico che
ha colpito la sua W05 è stato un atto
di giustizia della sorte. Come risulta
chiaro dalla tabella che pubblichiamo
a lato, infatti, fino alla gara in nottur-
na sul cittadino di Singapore la bilan-
cia delle "sfighe" in casa Mercedes
pendeva con troppa decisione dal lato
di Hamilton. Fino a domenica scorsa,
Lewis aveva dovuto incassare tre riti-
ri in gara (Australia, Canada e Spa) e
due guasti critici in qualifica, che in
Germania e Ungheria l'avevano rele-
gato rispettivamente al 20° e 22°
posto in griglia. Che poi l'anglo-carai-
bico sia riuscito a trasformare quei
due disastri in due terzi posti clamo-
rosi è solo l'ennesima riprova del suo
talento, oltre che della superiorità
Mercedes in questo 2014.