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WEC
GARA AD AUSTIN
TORNADO AU
In testa al campionato a due gare dalla fine, l’italiano dovrà lottare con una
concorrenza agguerritissima per fare sua la corona 2014. Dovesse riuscirci, sarebbe
il primo pilota straniero ad avere conquistato tre titoli nella storia del campionato
Filippo Zanier
Si chiama Tornado Alley (corridoio dei tor-
nado) quella zona centrale degli Stati Uni-
ti che va dal Texas al South Dakota passan-
do per Oklahoma, Kansas e Nebraska. È
un'area tormentata, dove i fronti di aria
fredda che arrivano da Nord e quelli di aria
calda che si spostano da sud convergono e
vengono rafforzati dalla corrente a getto del
Nord-America, dando vita non solo ai
temutissimi "twister" ma anche a condizio-
ni meteo talmente variabili da risultare
spesso assolutamente imprevedibili. Cosa
c'entra questo col motorsport? Chiedete in
casa Toyota e vi sapranno rispondere sen-
za indugio: usciti vittoriosi dalle gare di
Silverstone e Spa i giapponesi si sono pre-
sentati alla prova americana del WEC
ancora una volta con la vettura più veloce
del lotto, ma la Tornado Alley, di cui Austin
è proprio all'imbocco (nove uragani solo
nel 2001, fortunatamente molti meno
negli ultimi cinque anni) ha deciso di met-
terci lo zampino. Un vero e proprio fortu-
nale, con una pioggia torrenziale che in
pochi secondi ha trasformato il Circuit of
the Americas in una piscina, si è infatti sca-
tenata dopo un'ora e mezza di gara man-
dando a monte quella che fino a quel
momento era sembrata una galoppata sen-
za patemi per la vettura di Sebastien Bue-
mi, Nicolas Lapierre e Anthony Davidson.
Partiti dalla pole e mandati in fuga da uno
stint iniziale strepitoso dello svizzero,
capace di aprire un gap di oltre 30" nei pri-
mi cinquanta minuti di gara, i piloti della
TS040 numero 8 hanno visto svanire tut-
to quando le nuvole hanno iniziato a sca-
ricare il loro carico, rendendo la guida sul-
le slick praticamente impossibile. In pista
si è scatenato il caos e tra le tante vetture
che sono finite in testacoda o fuori pista una
degli esiti peggiori è toccato proprio a
Lapierre, "spiaggiato" nella via di fuga del
tornantino.
