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WEC
GARA AD AUSTIN
La Lotus CLM P1/01
LOTTERER E TRELUYER
IMPECCABILI
Tanto per cambiare, quando la situazione
si è fatta difficile da gestire in cattedra è
salita l'Audi. In condizioni impossibili per
tutti, i piloti di Ingolstadt (in quel momen-
to André Lotterer e Loic Duval) sono stati
tra i pochissimi a completare due giri sen-
za errori e così facendo hanno preso il
comando della gara, piazzandosi rispetti-
vamente in prima e seconda posizione pri-
ma che la Direzione Gara esponesse la ban-
diera rossa per un'interruzione durata qua-
si un'ora. Questa fase della corsa si è poi
rivelata fondamentale perché sul bagnato il
vantaggio di performance delle Toyota è
evaporato, mentre le R18 e-tron quattro si
sono dimostrate perfettamente a loro agio.
PORSCHE SOGNAVA
MA UN PROBLEMA…
Amettere in pericolo la doppietta Audi ci ha
provato a quel punto la Porsche, che ha sfio-
rato il colpacciomontando gomme interme-
die sulla vettura n°14, quella di Neel Jani,
Marc Lieb e Romain Dumas: la scelta si è
dimostrata azzeccata e nelle mani di Jani la
919 Hybrid si è rivelata un vero e proprio
missile, tanto da riuscire a portarsi in testa
e impostare un accenno di fuga. Purtroppo
per gli uomini di Stoccarda, la bianca cou-
pé ha accusato un calo di potenza prima del-
l'ultimo pit-stop che l'ha relegata ai piedi del
podio. Una delusione cocente, che non è
l'unica nota preoccupante che la Casa della
giumenta porta a casa dal Texas. Ci si aspet-
tavano infatti grandi cose dal nuovo pac-
chetto ad alto carico che Porsche portava al
debutto sul Circuit of the Americas, ma la
inedita configurazione non ha portato i
risultati sperati né il qualifica né in gara.
Dumas, il più critico tra i piloti Porsche, ha
infatti rivelato che dal comportamento nel-
le curve veloci è evidente che Audi e Toyota
possono ancora contare su una downforce
superiore, e che questo le avvantaggia mol-
to anche nelle fasi di doppiaggio.
DEBUTTA BENE LA
LOTUS TRA LE LMP1-L
Nella classe non ibrida delle LMP1 il succes-
so è andato come ci si attendeva a unaRebel-
lion, ma al di là di questo non sono manca-
te le curiosità: sulla R-One trionfatrice si
sono infatti trovati come compagni di vettu-
ra Nick Heidfeld e Nicolas Prost, insieme
dopo l'incomprensione che in Formula E
aveva fatto volare violentemente il tedesco
contro le barriere del cittadino di Pechino.
La piena ammissione di colpa di Prost pare
avesse già raffreddato gli animi poche ore
dopo l'accaduto in Cina, e i due ad Austin
hanno collaborato senza nessun problema.
Il Circuit of the Americas ha anche ospitato
il debutto nella categoria della nuova Lotus
CLM P1/01, che però potrebbe non portare
più il nome del glorioso team inglese. Ad
Austin, infatti, la vettura non mostrava nes-
sun logo Lotus né sul muso né sulla livrea,
dove invece appariva in evidenza il simbolo
CLM. Nel paddock si parla di divorzio già
consumato, ma grazie al ritiro della Rebel-
lion di Kraihamer-Belicchi-Leimer la nuova
vettura si è tolta la soddisfazionedi unsecon-
do posto di Classe, decisamente inatteso
dopo che una rottura catastrofica del cam-
bio aveva costretto Christophe Bouchut e
James Rossiter a saltare le qualifiche.