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NASCAR
GARA A DOVER
IL RITROVATO,
IL BELLO,
LO SFORTUNATO
Marco Cortesi
E' stata una gara noiosa, la AAA 400 di
Dover. Pochi sorpassi, nessun grosso inci-
dente, ma solo una vittoria che ha riportato
Jeff Gordon in victory lane al Monster Mile
dopo tredici anni. E proprio la trasferta in
Delaware ha significato molto per il califor-
niano. Gordon, sempre che ci fosse stato
bisogno di sottolinearlo, è tornato ai suoi
livelli dopo qualche stagione - in realtà un
bel po' di stagioni - in cui era sembrato
"appannato", o forse solo un po' tramortito,
come tutti, dalla grande ascesa di Jimmie
Johsnon. Sicuramente, anche l'aver risolto
in parte il cronico mal di schiena che l'ave-
va afflitto negli ultimi anni ha aiutato e ora,
a 43 anni, Gordon è pronto a lottare per il
suo quinto titolo. Tra l'altro, a inizio stagio-
ne aveva detto di volersi ritirare in caso di
successo finale. Chissà se se ne ricorderà, o
se glielo ricorderà la moglie, la bellissima
Ingrid Vandebosch. A Dover è continuata
anche la grandiosa serie di sfortune random
che continua a colpire Kevin Harvick, auto-
re di grandi prove in qualifiche e gare. Uno
potrebbe pensare che si tratti, oltre che del-
la sorte, anche di una poca organizzazione
in corsia box. In realtà, quando Stewart ha
avuto la certezza di essere rimasto fuori dal-
la Chase, ha "girato" la sua squadra di mec-
canici al compagno, lasciandolo solo con gli
uomini di punta. Quindi sì, è sfiga. Per for-
tuna di Harvick, per conquistare il titolo può
essere sufficiente far bene nelle ultime due
gare. Se lo meriterebbe il sempre sorriden-
te trentottenne dopo anni in cui, al team
Childress, ha investito tempo e talento sen-
za avere una vettura alla pari di quelle di
casa Hendrick. Da Dover esce a testa alta
anche Kasey Kahne. Da sempre stanco di
essere da molti considerato solo il "belloc-
cio" della Sprint Cup, ha mostrato un'enor-
me determinazione, anche se dovrà far
vedere qualcosa di meglio rispetto alla sua
media stagionale per avere speranze di con-
quistare la Sprint Cup. Contro Gordon, ma
soprattutto contro il temibile duo Penske
composto da Brad Keselowski e Joey Loga-
no, sembra poterci essere poco da fare.