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Marco Cortesi
Per la ToroRosso, il GP degli Stati Uniti ha portato posi-
tive conferme, anche se alla fine si è terminato il wee-
kend di Austin con un solo punto in tabellino. In qua-
lifica, le cose non si erano messe bene, con Jean-Eric
Vergne afflitto da un forte sovrasterzo e costretto ad uti-
lizzare un propulsore con specifiche più datate, e con
Daniil Kvyat quattordicesimo prima di essere manda-
to a fondo gruppo per il raggiungimento del limite mas-
simo di power unit. In gara però, tutto è sembrato gira-
remoltomeglio sin dallo spegnersi dei semafori. Il fran-
cese è subito balzato al dodicesimo posto e, nonostan-
te una penalità per eccesso di velocità durante la safe-
ty-car, si è disimpegnato ottimamente tornando in
posizione ideale per andare all'attacco dei punti. Attac-
co che si è verificato puntuale, spettacolare e aggressi-
vo. Anche troppo, dato che i danni riportati da Romain
Grosjean hanno portato la direzione gara ad una nuo-
va sanzione da 5". Comunque, almeno l'ultimo puntici-
no è stato riportato a Faenza. Per quanto riguarda
Kvyat, il russo ha sfruttato al meglio la sua settima uni-
tà motrice della stagione, e sarebbe riuscito a centrare
un gran piazzamento: purtroppo, mentre attaccava
Raikkonen, un contatto con il finlandese gli ha danneg-
giato la gomma anteriore sinistra. Inevitabile un pit-
stop supplementare che ha reso ogni tentativo di
rimonta futile con solo pochi giri alla conclusione.
Quindicesimo posto per il futuro compagno di Daniel
Ricciardo alla Red Bull. Da registrare anche il decimo
posto nelle libere 1 di Max Verstappen. L'olandese non
è rimasto vicino al compagno come a Suzuka, ma ha
agganciato una top-10 promettente mettendosi dietro
gente come Felipe Massa e Kimi Raikkonen.
Un aggressivo
Jean-Eric Vergne