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CI, E LODE
Se non fosse per la trovata da circo del punteggio doppio asse-
gnato nell'ultima gara della stagione ad Abu Dhabi, Lewis
Hamilton avrebbe l'iride F1 2014 praticamente in tasca. Ven-
tiquattro lunghezze di vantaggio sul compagno di squadra
Nico Rosberg con due GP alla fine sarebbero infatti un margi-
ne di sicurezza, non sufficiente a festeggiare il titolo ma abba-
stanza per considerarlo una formalità. Con ben cinquanta
punti in palio sul circuito di Yas Marina, e con l'ipotesi di cedi-
menti meccanici che nel primo anno dell'era turbo non può
essere esclusa con certezza, il pilota di Stevenage sarà invece
costretto ad aspettare la fine dell'ultimo GP della stagione per
sentirsi davvero sicuro della corona.
Detto questo, però, è impossibile non sottolineare come sul
Circuit of the Americas Hamilton abbia fatto un passo davve-
ro importantissimo verso il mondiale, soprattutto dal punto
di vista psicologico fiaccando una volta di più la resi-
stenza di Rosberg.
Nico ce l'ha messa tutta per non cedere, prima
di tutto reagendo a un venerdì tutt'altro
che ideale con una prova brillante nella
qualifica di sabato. La pole sembrava il
preludio a una gara in cui il tedesco
avrebbe potuto dire la sua, ma alla
fine i sogni di gloria del figlio di Keke
sono durati poco più di venti giri: è
stato quello il momento in cui Hamil-
ton ha deciso di rompere gli indugi, e
da lì in poi la rapidità con cui il flusso
della gara ha cambiato direzione è sta-
ta sorprendente. Il vantaggio di
Rosberg, quasi tre secondi, si è vaporiz-
zato nell'arco di quattro passaggi e una
volta arrivato a contattoHamilton ha passa-
to il rivale con una facilità disarmante. L'attacco è arrivato alla
curva 12 e la risposta di Nico, un leggero scarto a sinistra, è
stata decisamente troppo timida. Di fronte a tanta arrendevo-
lezza da parte del compagno di squadra Lewis ha deciso di
ribadire il concetto e non farsi mancare la mossa da "maschio
alfa", accompagnando la F1W05 numero 6 oltre il cordolo.