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Guido Rancati

E' riuscito a fermare la corsa della sua C4 a

bordo strada. Un gesto istintivo e al tempo

stesso generoso, l'ultimo che il destino gli

ha concesso. Quarantunenne torinese,

imprenditore di successo e grande innamo-

rato dei rally, Emanuele Garosci ha conclu-

so la sua corsa terrena nel reatino, colpito

da un malore nella terza speciale del rally

RomaCapitale. Mentre dava sfogo a una

passione alla quale, quest'anno, aveva

ripreso a dedicare un po' del suo tempo.

Prima del via, aveva brillantemente aggira-

to la domanda di Gianluca Nataloni che

avrebbe voluto sapere cosa si aspettava dal-

l'appuntamento capitolino: “E' piacevole

condividere con il pubblico di Roma uno

sport che amiamo tutti”, aveva risposto con

quel pizzico di cadenza che tradiva la sua

acquisita venezianità. “Speriamo vada tutto

bene...”, aveva concluso. Pensava al meteo

incerto, al rischio che la pioggia tornasse a

flagellare la campagna laziale complicando

di un altro po' la vita a lui e agli altri che ave-

vano risposto alla chiamata degli organizza-

tori romani: “L'ultima prova – aveva con-

cluso – è da... Holiday on ice in condizioni

normali e se dovesse ancora piovere...”.

Terzo tempo nella prova-spettacolo all'Eur

a cinque secondi dal leader Fofò Di Bene-

detto e terzo tempo pure nei dodici chilo-

metri di Casaprota, alla partenza della Lon-

gone Sabino era secondo nella provvisoria.

A una manciata di secondi da Alessandro

Perico. E forse aveva pensato che dopo le

delusioni accumulate in questa stagione, il

vento stava cambiando. Che all'elenco del-

le sue vittorie, la prima al Due Valli del

2007, l'ultima alla Ronde delle Pertiche del

2010, avrebbe potuto aggiungerne un'altra.

Così purtroppo non è stato. Pensare che

quando ha reclinato la testa era virtualmen-

te primo, serve a poco e non colma il vuoto

che ha lasciato. Ma aiuta a stare un po'

meno male.

Vittima di un infarto, il gentleman-driver ha perduto la sua

gara più importante mentre stava facendo ciò che più amava.

Mentre dava sfogo alla propria passione per le corse

L’ULTIMA

CORSA

DI EMANUELE