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HIRVONEN SALUTA COMMOSSO

Il cinguettio dice tutto: #WillMissYou. Mikko Hirvonen ringrazia Malcolm Wilson e i suoi per il

supporto fornitogli anche nella sua ultima incursione da ufficiale nel mondiale e confessa che tut-

ta la gente della M-Sport gli mancherà. “E' stato un fine settimana fantastico e il ricordo di questa

gara è uno dei più belli che mi porterò dietro”, osserva il Pallido prima ancora di salire per l'enne-

sima volta sul podio di un rally iridato. Non è riuscito a rendere la vita difficile a Sébastien Ogier,

ma ha vinto tutti gli altri duelli che nella tre giorni sul fango galles s'è trovato ad affrontare: quel-

lo con Mads Ostberg e quello con Kris Meeke, i due della Citroen che, fuori dai giochi che contano

Jari-Matti Latvala, si sono alternati nel dargli la caccia. I due che fin quasi alla fine lo hanno costret-

to a darci dentro come un mat-

to, a battersi come da un po'

aveva smesso di fare. Voleva

accomiatarsi da un mondo nel

quale è stato protagonista per

tredici stagioni con un risulta-

to importante e l'ha fatto. Sen-

za più la zavorra di una decisio-

ne importante da prendere, è

tornato a volare alto come una

volta. Come negli anni in cui a

dominare la scena era l'altro

Seb, quello di Haugenau.

Nel giorno dell'addio di Mikko Hirvonen, Mal-

colmWilson trova la conferma di aver fatto bene

a dare fiducia a Elfyn Evans e a Ott Tanak. Il gal-

lese chiude la sua prima stagione a tempo pieno

nel mondiale con una top car agguantando pro-

prio nel finale un quinto posto impreziosito da

un secondo e due quarti tempi e l'estone, lui pure

due volte quarto in prova, finisce settimo. “Per

me era molto importante finire il rally”, osserva

il biondo della repubblica baltica. Che aggiunge:

“Concludere la stagione con una gara senza dan-

ni è stato utile per il morale e, penso, anche per

il mio futuro...”. Meno pimpante dei due boys,

pure Robert Kubica vede il traguardo. Su strade

a lui poco o niente note, il polacco è stato meno

brillante di altre volte, ma ha dimostrato di saper

frenare il suo istinto di combattente senza pau-

ra. E non è poco.

EVANS E TANAK SI CONFERMANO

Elfyn Evans