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Che cosa è cambiato da quando ha fir-

mato il contratto per il 2015?

«Spero nulla. Voglio continuare ad essere lo

stesso di prima».

La Toro Rosso è probabilmente la

squadra più adatta per un giovane

talento, ma è anche un ambiente mol-

to competitivo. La politica sembra

essere quella di rinnovare il teamogni

due anni, e i piloti o riescono a guada-

gnarsi un sedile alla Red Bull, sempre

che ce ne sia la possibilità, oppure fini-

scono fuori dalla F.1. Come gestirai i

prossimi due anni?

«E' vero, ma se sei bravo puoi salire di livel-

lo: basta guardare a cosa hanno combinato

Vettel, Ricciardo e Kvyat».

Ma ti sei già dato delle scadenze pre-

cise?

«No. Ho due anni di tempo e cercherò di

fare il meglio che posso, comunque».

Ai test di Jerez mancano due mesi.

Come li trascorrerai? Ti sei fatto una

lista di cose da fare, ad esempio per

quanto riguarda l'allenamento?

«Sì, dovrò prepararmi fisicamente. I gior-

ni dei test sono ideali per capire se sei in

forma. Prima di Jerez mi allenerò molto a

casa, e a Faenza. Lavorerò anche al simu-

latore a Milton Keynes, insomma non avrò

tempo di annoiarmi».

Helmut Marko ha detto che conside-

rato che sei ancora in fase di cresci-

ta per te verrà studiato un program-

ma particolare: è così?

«Sì, mi guideranno passo dopo passo».

Haiunidoloche lepiacerebbe imitare?

«E' difficile dire chi o che cosa vuoi imitare e

che cosa no. Penso che l'obiettivo sia quello di

essere se stessi e sviluppare una propria per-

sonalità. Se però mi chiedete chi sono i miei

piloti preferiti rispondo che Fernando Alon-

so è un grande campione. Negli ultimi due

anni nonhaavutoadisposizioneunamacchi-

na buona, ma ha disputato lo stesso delle

grandi gare».

Qual è il tuo desiderio per il futuro?

«Essere campione del mondo di F.1, un gior-

no».