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MONDIALE RALLY
ANTEPRIMA MONTE-CARLO
Guido Rancati
Nessuno dei due dice chiaramente di affrontare i trecentocin-
quanta e passa chilometri di prove speciali del Monte-Carlo
numero ottantatré per vincere, nessuno dei due dice chiara-
mente di considerare l'altro l'unico in grado di rovinargli la
festa. Ma non serve una fantasia sfrenata per immaginare che
il primo appuntamento del mondiale duemilaquindici vivrà sul
testa a testa fra i due assi francesi. Che tornano a sfidarsi dopo
un anno consumato battendo strade diverse: il Seb più anzia-
no cercando e trovando stimoli nuovi in pista, quello più gio-
vane cercando e trovando conferme sulle strade dei rally.
Impreziosendo il suo secondo titolo iridato con altre otto vit-
torie. Che sono tante e tuttavia non abbastanza da mettere in
pericolo uno dei tanti primati dell'Extraterrestre, capace, nel
duemilaotto, di imporsi undici volte.
Non sono uguali, Loeb e Ogier. Ma i tratti che li accomunano
sono tanti: la classe e l'orgoglio, certo, ma non solo. Per dire,
uno e l'altro hanno iniziato a farsi vedere anche grazie all'ope-
razione Rallye Jeunes. Sempre per dire, né uno, né l'altro
avrebbero avuto modo di dimostrare il loro immenso valore
senza l'appoggio dalla federazione transalpina. Ehanno la stes-
sa, inesauribile voglia di vincere che, insieme all'intelligenza,
è parte integrante del bagaglio dei campioni veri, totali, asso-
luti. I due adesso si ritrovano un contro l'altro armato in un
duello che tutto lascia pensare sarà l'ultimo di una serie già
esaltante. Difficilmente faranno follie, di certo ce la metteran-
no tutta, ma proprio tutta, per imporsi in una gara nella qua-
le saper fiutare l'aria conta più di tutto. Nella quale l'uomo ha
ancora la possibilità di giocare un ruolo determinante.
La Volkswagen Polo Wrc
è cambiata anche esteticamente