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che si trovano proprio ai fianchi. Per far si

che questo delicato equilibrio funzioni

abbiamo dovuto limare ed ottimizzare ogni

singolo millimetro del primo CAS (Compu-

ter Aided Style, così gli stilisti chiamano il

loro 3D). Il risultato è straordinario sia dal

punto di vista delle performance che dello

stile (ma questa è solo una mia opinione).

Potrei dire che una delle nostre capacità è

stata quella di sfruttare i temi stilistici valo-

rizzandoli per il raggiungimento del massi-

mo delle performance».

Il richiamo, nella sigla, alla monopo-

sto di F.1 del '77, la prima alimentata

turbo, è casuale o indica una “discen-

denza”?

«Non è assolutamente casuale, c'è molta

voglia in Renault di marcare l'importanza

della nuova RS01, la prima vettura Renault

Sport a ruote coperte non derivata da alcu-

na vettura stradale, richiamando una vet-

tura altrettanto rivoluzionaria come la F1

RS01»

La RS01 è destinata a correre all'in-

terno del calendario delle World

Series Renault 3.5: fra i due progetti

c'è stato uno scambio di tecnologie,

materiali, soluzioni?

«Come in ogni progetto Dallara il livello di

condivisione tra i prodotti è abbastanza

rilevante. Anche in questo caso pur trattan-

dosi di una vettura a ruote coperte, più

simile ad una GT, esiste una forte parente-

la con le vetture di tipo sport/formula».

Quali sono i punti forti dellaRS01 dal

punto di vista della sicurezza?

«Le richieste di Renault in termini di sicu-

rezza sono state alquanto esplicite e chiare

tanto quanto per le performance. La vettu-

ra è dotata di una cellula di sicurezza

(monoscocca più 'safety cage' in acciaio), di

un muso anteriore e di una struttura di

crash posteriore a specifica Le Mans Proto-

type. Inoltre è dotata di pannelli anti intru-

sione laterali, requisito richiesto da poco

solo per la categoria LMP1. La sicurezza fa

parte di uno requisiti fondamentali per

Renault: la vettura deve garantire i massi-

mi standard possibili».

I più bravi e fortunti piloti che la gui-

deranno avranno la possibilità di

seguire un programma di addestra-

mento per il GT giapponese e addirit-

tura per la 24 Ore di Le Mans: in che

cosa la RS01 è utile per addestrare

piloti pro e gentlemen a sfide del

genere?

«La vettura ha un livello di carico aerodi-

namico ed in generale di grip che permet-

tono di raggiungere accelerazioni laterali

ben al di sopra delle vetture GT3. Questo

consente al pilota della RS01 di prepararsi

per vetture LeMans, DTMo Super GT giap-

ponese. Inoltre con grande sorpresa (la vet-

tura in questi mesi è in fase di sviluppo in

pista) anche i gentlemen che hanno potuto

guidare la RS01 hanno dimostrato una otti-

ma capacità di essere veloci e soprattutto

una tenuta fisica ottimale: per cui direi che

la RS01 è una ottima categoria per aspira-

re alle vetture Le Mans, DTM e Super GT

sia per i professionisti che per i gentle-

men».

senz'altro la scena tra tutte le tecnologie

usate».

Il design è davvero interessante: ci

può spiegare ad esempio come nasce

il disegno delle fiancate?

«L'aspetto finito delle fiancate non è stato

stravolto rispetto ai primi concept che il

centro stile Renault ci ha mostrato. Però

effettivamente la fiancata è uno dei punti

caratteristici della vettura: l'intera fluidodi-

namica è pensata in modo da ottimizzare i

flussi sotto il fondo vettura, di cui una par-

te di questi alimentano i due intercooler