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Stefano Semeraro
Il finale è stato un po' in calando rispetto
ai primi giorni, ma l'umore resta alto. Per-
ché a Barcellona la Ferrari sembra aver
ritrovato, tempi a parte, l'orgoglio e l'otti-
mismo smarriti dopo troppe stagioni delu-
denti.Merito della nuova SF15-T, che sem-
bra se non perfetta almeno performante –
il carico aerodinamico c'è, e anche la velo-
cità di punta - e di SebastianVettel, che con
il suo entusiasmo ha siringato grinta e fre-
schezza nel team. Per ora è questione di
feeling, come spiega il refrain di una vec-
chia canzone, a Melbourne capiremo se
alle sensazioni corrisponde una realtà.
«Non abbiamo potuto girare quanto vole-
vamo – ha spiegato il tetra-campione del
mondo, che domenica ha passato quasi
tutto il pomeriggio ai box (76 giri contro i
100 di sabato) –ma alla fine posso dire che
ho avuto buone sensazioni, e che la mac-
china sta crescendo bene. C'è qualche pro-
blema di assetto, che del resto a questo
punto della stagione è inevitabile, ma in
questi giorni ci siamo concentrati soprat-
tutto sulla affidabilità, completando qual-
che long-run (ma ancora nessuna simula-
zione di GP, ndr) per testare diversi settag-
gi, sperimentare il comportamento delle
gomme. Sono fiducioso di continuare il
lavoro la prossima settimana».
Sabato Vettel era finito anche nella ghiaia
durante il giro di installazione («mi sono
addormentato», ha scherzato), poi aveva
ribadito che lapresenzadel presidente Ser-
gio Marchionne ai box è stata gradita «ma
che è ancora più importante vedere come
progredisce il lavoro in pista». Nei primi
giorni anche Kimi Raikkonen aveva con-
fermato le good vibrations che circolano
nel team– tanto che il teamprincipalMau-
rizio Arrivabene si era stupito di vederlo di
buon umore e sorridente... -, con qualche
riserva sui guai di gioventù (nel suo caso
legati all'elettronica) della monoposto,
mentre Simone Resta ha confermato che
si è puntato anche verificare la resa di alcu-
ni componenti aerodinamici che erano sta-
ti in precedenza testati nella galleria del
vento.
A Barcellona c'è stata anche la conferma
che Rory Byrne, oltre ad aver collaborato
al progetto – il 71enne sudafricano non si
è mai veramente staccato dalla Ferrari –
quest'anno farà da “tutor” al capo proget-
to Simone Resta. «Una sera prima di Nata-
le l'ho incontrato in un ristorante – ha rac-
contatoArrivabene – chemangiava in fret-
ta in furia. Gli ho detto che non doveva
ingozzarsi, e lui mi ha risposto che doveva
tornare alla factory per lavorare con Simo-
ne... Ha lo stesso entusiasmo di sempre, e
poi lui non fa parte di quelli che a Mara-
nello non hanno vinto nulla. Lui anzi ha
vinto tanto, tantissimo». Una frecciata
velenosa, e forse poco elegante, che avrà
fatto ronzare le orecchie a molti ex del
Cavallino.
I migliori tempi di Barcellona
Kimi Raikkonen – 1’24”584 – 5° prestazione assoluta – 164 giri totali
Sebastian Vettel – 1’26”312 – 16° prestazione assoluta – 181 giri disputati