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penalizzanti si è girato con tempi più velo-

ci della pole position 2014, anche a parità

di mescola. Noi seguiamo molto da vicino

lo sviluppo delle auto perché incidono sul-

l’uso degli pneumatici”.

Che cosa avete imparato invece da

Sochi 2014?

“Si è trattato di una gara molto particolare.

C’era un asfalto nuovo, posato pochi giorni

prima dell’inizio dell’evento e che noi

abbiamo avuto modo di misurare la setti-

mana prima, con le gomme già di fatto pro-

dotte. Le mescole elette per la Russia sono

state scelte in accordo coi team, ancora più

del solito, per avere le loro simulazioni e

capire che cosa si aspettassero. A Sochi si è

verificato un grip anomalo generato da un

asfaltomolto scuro, chiuso, liscio. Abbiamo

portato la media e la soft, e dopo le prime

prove con la media molti piloti hanno

riscontrato grande grip perché c’era un

fenomeno di adesione chimica tra gomma

e asfalto. Non vuol dire che andremo que-

st’anno con le supersoft. Noi torneremo a

Sochi questa primavera, rifaremo le nostre

misurazioni sull’asfalto con l’inverno archi-

viato dato che le condizioni ambientali

modificano l’asfalto e faremo la nostra scel-

ta”.

La Russia è l’unico Gran Premio su

cui avete dei dubbi?

“Dovremo fare un lavoro simile anche ad

Interlagos. Misureremo macro e micro

rugosità dell’asfalto, vedremo se il bitume

è rimasto o se è andato via, proprio perché

era stata rifatto l’asfalto poco prima della

gara”.

Supponiamo che arrivino i motori da

1000 cavalli, come cambieranno le

gomme?

“Dovremo sicuramente ridisegnarle. Noi

studiamo gli pneumatici su parametri

come potenza, velocità massima, carico

aerodinamico e avere vetture diverse in

futuro vuol dire rivalutare il nostro prodot-

to, sia come costruzione sia comemescole”.

Che importanza hanno le prove in

pista anche per Pirelli?

“Fondamentale. È vero che i team hanno

simulatori molto sofisticati e precisi, ma la

prova in pista è quella che ti offre il respon-

so finale realistico. Lo scorso anno proprio

per l’arrivo delle nuove vetture, con nuova

aerodinamica e motori avevamo spinto

tantissimo per avere delle giornate di pro-

ve di vario tipo in condizioni rappresenta-

tive. Ecco perché abbiamo girato tanto in

Bahrain”.