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FORMULA 1
ANTEPRIMA MELBOURNE
Un lavoro però già iniziato sul finale
della stagione scorsa?
“Abbiamo ricevuto dei commenti positivi,
come già lo erano stati ad Abu Dhabi quan-
do provammo per la prima volta questa
configurazione. L’obiettivo era quello di
dare ai piloti la possibilità di accelerare pri-
ma in uscita di curva con una trazione
migliorata”.
Ma lavorare con le temperature di
febbraio è utile?
“Ad Abu Dhabi le condizioni erano
migliori perché avevamo girato subito
dopo la gara e con temperature sicura-
mente più attendibili di adesso. Ora i
valori sono molto più bassi di quelli che
troveremo durante la stagione. A Barcel-
lona siamo arrivati a 28°C per la tempe-
ratura in pista, mentre per la gara supe-
reremo 40°C”.
Proprio per queste temperature ave-
te portato una Hard invernale. La
rivedremo?
“La mescola di cui parli è dura, comparabi-
le a quella normale della stagione, ma con
un working-range molto più basso, che ini-
zia a lavorare intorno agli 80°C, mentre la
mescola standard ha una soglia minima di
100°C. Siamo arrivati a creare questa gom-
ma perché le squadre ce lo hanno richiesto
in quanto hanno bisogno di un pneumati-
co stabile, che non degradi, che non abbia
graining, e che quindi gli permetta di svi-
luppare le vetture. È una mescola che non
verrà comunque usata in gara, anche se da
parte nostra è possibile fare un prodotto
che risponda a queste esigenze”.
Non è però l’unica novità introdotta,
giusto?
“Abbiamo portato anche la supersoft, una
gomma più resistente al graining ed al bli-
stering. Avevamo già provato ad Abu Dha-
bi questa nuova specifica, con la stessa
mescola che garantiva uguali prestazioni,
ma più resistente agli stress. Negli Emirati
avevamo avuto riscontri positivi, Jerez e
Barcellona purtroppo non sono i tracciati
ideali in cui usare la supersoft”.
Si prevede che nel 2015 si torneran-
no a battere i record delle piste che
resistono da un decennio ormai. In
che modo Pirelli giocherà un ruolo
importante con le gomme?
“Già lo scorso anno da inizio a fine stagio-
ne abbiamo visto un miglioramento delle
prestazioni quantificabile intorno ai tre
secondi al giro. Quest’anno si continuerà
perché i regolamenti sono nuovi e gli step
evolutivi durante la stagione saranno
importanti. Già a Barcellona in condizioni