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il primo giro, la corsa viene sospesa per

una nuova partenza. Prost, praticamente

già iridato, non rischia e polemicamente

non riparte. La pista allagata e la scarsa

visibilità provocano una vera e propria

ecatombe. Senna, autore della pole (la

13esima su 16), non vede la Brabham-

Judd di Brundle, finendole addosso. Allo

scadere delle due ore regolamentari e con

70 giri percorsi sugli 81 in programma la

direzione gara decide per l’interruzione.

Dei 26 partenti solo 8 tagliano il traguar-

do. La vittoria va al belga Thierry Boutsen

che al volante della Williams-Renault,

precede la Benetton-Ford di Nannini e

l’altra Williams di Patrese. Due anni dopo,

agli organizzatori va peggio. Il Gran Pre-

mio dura solo 14 degli 81 passaggi previ-

sti, in quanto l’intensità della pioggia

aumenta sempre di più. Senna, poleman e

leader provvisorio della gara, inizia a

rivolgere dall’abitacolo della sua vettura

dei gesti eloquenti ai commissari di per-

corso, al fine di far sospendere la corsa.

Provvedimento che viene puntualmente

preso. Dallo start sono trascorsi solo 24

minuti. Senna si impone sulla McLaren-

Honda, precedendo Mansell e il compa-

gno Berger.

F COME FERRARI

La prima vittoria del Cavallino Rampante,

nelle edizioni targate F.1, è datata 15

novembre 1987. Si tratta di una doppietta,

firmata da Gerhard Berger e Michele Albo-

reto. Reduce dal successo di 15 giorni pri-

ma nel GP del Giappone, l’austriaco parte

dalla pole accanto a Prost, ma entrambi

vengono sorpresi allo start da Piquet, fre-

sco campione del Mondo sulla Williams-

Honda. Al terzo passaggio però, il ferrari-

sta si riprende la leadership, facendo poi il

vuoto. Malgrado il ritorno di Senna nel

finale, Berger taglia vittoriosamente il tra-

guardo firmando il 90° successo della Ros-

sa in F.1. Grande assente l’inglese Nigel

Mansell, complice il rovinoso incidente

occorsogli nelle prove del GP del Giappo-

ne. A sostituirlo è Riccardo Patrese, in for-

za alla Brabham, che riceve l’autorizzazio-

ne diretta dal team boss Bernie Ecclestone

ad occupare il posto vacante sulla Wil-

liams-Honda. Da qui fino al 2014, il Caval-

lino salirà sul gradino più alto del podio,

altre sei volte. L’ultimo successo è andato

in scena il 18 marzo 2007, con il finnico

Kimi Raikkonen che all’esordio sulla Ros-

sa, si aggiudica anche la pole ed il giro velo-

ce. Raikkonen s’imporrà anche nel 2013,

ma a bordo della Lotus.

G COME GOODYEAR

Pneumatici protagonisti nel GP d’Australia

del 1986. Il 26 ottobre, il Campionato del

Mondo di F.1, giunge ad Adelaide, con tre

piloti in lotta per il titolo. Sono il duo della

Williams-Honda, Nigel Mansell, Nelson

Piquet ed il terzo incomodo, Alain Prost

sulla McLaren-Honda. C’è molta attesa per

quest’ultimo atto stagionale, che riserverà

un finale rocambolesco. Mansell, leader

della classifica si sente ormai vicino al tito-

lo, sigla la pole davanti a Piquet, Senna e

Prost, assicurandosi la possibilità di poter

controllare la gara. Al 63° giro, il capofila

Nico Rosberg si ritira per lo scoppio di una

gomma, cedendo il comando proprio a

Mansell, virtuale Campione. Sarà l’inizio

della fine. La tornata successiva infatti,

anche al “Leone d’Inghilterra”, tocca la

stessa sorte, complice un problema delle

Goodyear e dellamancata decisione del box

inglese di sostituire i pneumatici. La gom-

ma posteriore della Williams si disintegra

improvvisamente, mentre la monoposto

viaggia a circa 300 orari in sesta marcia.

Mansell è abilissimo a controllare le sban-

date, evita i muretti a bordo pista e termi-

na la sua corsa contro le barriere. Esce sano

e salvo dall’abitacolo, ma con l’amarezza

d’aver perso il titolo. Piquet sarebbe dun-

quemondiale, ma dal boxWilliams, memo-

ri dell’errore commesso qualche giro pri-

ma, richiamano il brasiliano per montare

gomme fresche. Una scelta forzata, che per-

mette a Prost di agguantare il comando,

vincere la corsa e conquistare la sua secon-

da corona iridata.

I COME IRVINE

7 marzo 1999. La F.1 riparte da Melbourne

per una nuova stagione, conMcLaren e Fer-

rari nel ruolo di favorite. Le Frecce d’Argen-

to monopolizzano la prima fila, ma in gara

la musica è diversa. Le noie meccaniche fer-

mano Coulthard al 13°giro e Hakkinen al

21°, mentre cercavano di fare il vuoto. Sorte

avversa anche per Michael Schumacher. La

sua Ferrari non parte e viene quindi retro-

cessa inultima fila. Il tedescocercheràdi fare

una corsa in rimonta, ma un problema elet-

trico, lo costringerà a riparare ai box per

sostituire il volante, perdendo quindi terre-

no; alla fine sarà solo 8° ad un giro. A tene-

re alto l’onore del Cavallino ci pensa però

Eddie Irvine, che da “scudiero” di Schumi

diventa protagonista ed al suo 81° GP trova

il suo primo successo in F.1. Alle sue spalle

giungono Frentzen e Ralf Schumacher. Sarà

il preludio ad una stagione che, complice

l’incidente di Schumacher a Silverstone,

vedrà l’irlandese lottare per il mondiale fino

all’ultimo round, contro Hakkinen.

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