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B COME BRIVIDI

Nelle edizioni del Gran Premio d’Australia

non sono mancati gli incidenti, a volte ter-

ribili e purtroppo anche con un esito tragi-

co. Iniziamo dal 10 novembre del 1995,

quando nel corso delle qualifiche, il finlan-

dese Mika Hakkinen perde il controllo del-

la sua McLaren-Mercedes, per la foratura

del pneumatico posteriore sinistro e si

schianta contro le barriere a circa 210

km/h. Un urto violentissimo, nel quale

Hakkinen sbatte il casco contro lo sterzo,

procurandosi un frattura alla base cranica,

oltre alla perdita di alcuni denti e ad una

profonda ferita alla lingua. Il pilota resta in

coma per due giorni, ma fortunatamente

inizierà a riprendersi, abbandona la terapia

intensiva e già a dicembre annuncia il suo

ritorno in pista. Il 10 marzo 1996, nel GP si

verifica una carambola che causa la sospen-

sione momentanea della gara. Protagonisti

del botto, Coulthard, Herbert e Brundle, la

cui Jordan-Peugeot finisce contro le barrie-

re, dopo un capottamento. Fortunatamen-

te i piloti sono illesi. Cinque anni dopo, il 4

marzo 2001, durante il 5° passaggio, alla

staccata della curva 3, la Williams-BMW di

Ralf Schumacher, viene tamponata dalla

BAR-Honda di Jacques Villeneuve, che

decolla verso l’esterno, schiantandosi dopo

un volo di 200 metri contro le reti poste a

protezione del pubblico. I piloti usciranno

dalle vetture incolumi, ma una ruota stac-

catasi dalla monoposto del canadese, s’in-

fila in un varco fra le maglie di ferro della

postazione dei commissari colpendo al

torace il 50enne Graham Beveridge, addet-

to alle segnalazioni in pista. L’impatto non

dà scampo al malcapitato che muore sul

colpo, mentre altri detriti feriscono 7 spet-

tatori. L’anno successivo, il 3 marzo 2002,

Schumi jr. è nuovamente protagonista di

un botto. Dopo il via, giunto alla prima stac-

cata, il tedesco della Williams tampona la

Ferrari di Barrichello, provocando un inci-

dente in cui restano coinvolte otto vetture.

La safety-car neutralizzerà la corsa per sei

giri, i protagonisti dell’incidente rientre-

ranno ai box, senza un graffio.

C COME CAMION

Tra gli iscritti del GP d’Australia del 1991,

manca il nome di Alain Prost. La coppia dei

piloti Ferrari è composta infatti da Jean

Alesi e Gianni Morbidelli. Che fine ha fatto

il professore? All’indomani del GP del

Giappone e dopo una stagione sottotono, il

ferrarista dichiara:”Guidando questa Fer-

rari, mi sembra di condurre un camion.”

Parole non gradite ai vertici Fiat, che appel-

landosi ad una clausola contrattuale che

vieta al pilota di parlare male della Scude-

ria, il 29 ottobre (sei giorni prima della pro-

va di Adelaide) annunciano il licenziamen-

to del francese. Lo rimpiazza appuntoMor-

bidelli, prelevato dalla Minardi. Nella cor-

sa funestata dal maltempo, il 23enne pesa-

rese sfiora addirittura il podio. Nel giro in

cui viene sospeso il GP, occupa la terza

piazza, ma i commissari tengono valida

(come da regolamento) la classifica del giro

precedente. Il ferrarista deve quindi accon-

tentarsi del 6° posto e del mezzo punto iri-

dato. L’aver percorso meno del 75% della

distanza originaria, prevede l’assegnazione

di metà punteggio.

D COME DILUVIO

Giove Pluvio mattatore in due edizioni

della corsa australiana. La prima è targa-

ta 1989. Quando il Circus sbarca in

Australia, tengono ancora banco le pole-

miche e gli strascichi originati dal contat-

to tra Senna e Prost, avvenuto nel GP del

Giappone di due settimane prima. Il 5

novembre, l’ultimo atto della stagione

scatta sotto una pioggia torrenziale. Dopo

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FORMULA 1

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