37
DELLA
Massimo Costa
Il team Lotus è alla stagione della verità. E’ uno dei team che sof-
frono, sempre in difficoltà finanziare (ricordate Kimi Raikkonen
costretto a lasciare la squadra perché non pagato nel 2013), e la
stagione disastrosa del 2014 non ha certo aiutato a migliorare le
cose. La Lotus per uscire dal baratro in cui sta precipitando ha
però compiuto una mossa importante, cambiando la power unit.
Via quella Renault, dentro quellaMercedes. Benché non fosse cer-
to tutta colpa del costruttore francese. E’ opinione generale che la
E22 rimarrà nella storia della Lotus come una delle peggiori mai
progettate. La E23, al contrario, è nata meglio, senza tanti voli
pindarici e idee stravaganti, come quella del musetto a zanne non
allineate. La power unit Mercedes è garanzia di affidabilità e nei
test pre-campionato le cose sono andate decisamente meglio
rispetto a un anno fa. La forza della Lotus è tutta nei piloti, Romain
Grosjean e Pastor Maldonado. Il franco svizzero fino al 2013 era
considerato uno dei giovani più promettenti del mondiale F.1, poi
è incappato nella E22 e gli entusiasmi su di lui si sono spenti. Ha
rischiato grosso Grosjean, perché si sa che in F.1 non vanno tan-
to per il sottile e ci si dimentica molto in fretta di ciò che un pilo-
ta ha saputo costruire negli anni. Per sua fortuna, Gerald Lopez
on lo ha mollato e Grosjean ha quindi un’altra possibilità per cer-
care di risalire la china. La Lotus potrebbe divenire la Williams
del 2014? E’ questa la speranza, ma attenzione perché anche la
McLaren aveva la power unit della Mercedes eppure lo scorso
anno non è stata in grado di avvicinare le prestazioni non
diciamo del team di Toto Wolff, quanto meno quelle della
Williams. Dunque, d’accordo che serve una power unit
efficiente, ma se viene abbinata a un telaio che non la sup-
porta a dovere, diventa tutto inutile. Detto di Grosjean,
anche l’altro pilota Lotus, il confermato Maldonado,
vivrà la sua grande, e forse ultima, occasione per riscat-
tarsi. Il venezuelano infatti, arriva da ben due cam-
pionati da incubo, quello 2013 con unaWilliams che
annaspava e quello 2014 con la Lotus che cono-
sciamo. Due campionati orribili, che avrebbero
sfiancato chiunque, ma non Maldonado e i suoi
munifici sponsor. Pastor è sempre stato accom-
pagnato da un talento smisurato, che spesso
non ha saputo controllare. Il 2015 sarà l’an-
no della verità anche per lui.