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Massimo Costa

Sono tanti gli obiettivi della Manor, ex Marussia, che solo all’ul-

timo momento è riuscita a dire sì per partecipare al Gran Pre-

mio di Australia. Il primo è quello di poter disputare la seconda

gara di Sepang; il secondo di essere al via delle gare successive;

il terzo, trovare un pilota da affiancare al titolare Will Stevens;

il quarto, riuscire a centrare l’obiettivo del 107 per cento. La

risposta al primo e secondo quesito non ce l’abbia-

mo, soltanto chi sta operando per salvare la squa-

dra può saperlo. Per quanto riguarda il secondo

pilota, il nome che gira è quello di Giedo Van der

Garde, già con Caterham nel 2013 e riserva della

Sauber nel 2014, nonché in possesso degli sponsor

di cuiManor necessita come l’aria. Con il teamsviz-

zero è però finita molto male, con l’olandese che

proprio mentre stiamo scrivendo questo articolo,

sta combattendo in un tribunale di Melbourne per

vedere osservati i suoi diritti. Almeno è quel che

ritiene Van der Garde, che con la Sauber dice di avere un con-

tratto che gli garantiva il sedile per il campionato 2015. Come

del resto sosteneva anche Adrian Sutil. Ma se il tedesco si è fat-

to di nebbia, Van der Garde è passato all’attacco e per farlo ha

aspettato la vigilia di Melbourne portando il tutto in un tribuna-

le di quella città che ospiterà il GP domenica. Non è la prima

esperienza di questo tipo per l’olandese che quando era tester

Spyker portò questa squadra in tribunale per non aver percorso

il numero di km previsto dal contratto e ottenne 1,8 milioni di

dollari come risarcimento. Non si sa se poi effettivamente rice-

vuti dalla piccola Spyker. Dunque, Van der Garde difficilmente

potrebbe salire sulla Manor in Australia visto il coinvolgimento

in questa diatriba e per questo la Manor sta valutando alcune

alternative. A Melbourne è arrivato Roberto Merhi, che ha svol-

to quattro turni liberi del venerdì con Caterham nel 2014 e cor-

re in World Series Renault, poi si parla di Fabio Leimer, ex cam-

pione GP2 e nel 2014 al via del WEC. Magari salterà fuori qual-

che altro nome a sorpresa. Vedremo. Il quarto punto invece,

quello del 107 per cento, sarà certamente l’incubo della Manor.

Che magari se non lo raggiungerà verrà comunque ammessa al

via grazie a una deroga degli altri team, benché Force India sia

contraria alla partecipazione di Manor e dunque potrebbero cre-

arsi dei problemi. La monoposto non ha fatto un giro di prova

dall’ultimo GP 2014 al quale ha partecipato, avrà i motori Fer-

rari dello scorso anno e poco altro. Buona fortuna.

Il team Manor si presenta con molte incognite, il pilota Stevens, una seconda monoposto che ancora

non sa a chi affidare e la paura di non superare il limite cronometrico richiesto dal regolamento