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GP AUSTRALIA
Nico Rosberg
Nico, non
era giornata
Stefano Semeraro
Uno-due. Il numero uno è Lewis Hamilton, il numero
due Nico Rosberg. Ma uno-due anche in senso pu-
gilistico. Anzi, un doppio uno-due: il primo subito
da Hamilton in pista, il secondo da Vettel in confe-
renza stampa. Insomma, lo avete capito, nono-
stante il secondo posto a Nico Rosberg a
Melbourne non è andata benissimo. Neppure
quando ha provato a replicare a Vettel durante l'in-
tervista post gara, dopo un primo siparietto in cui
Sebastian aveva strappato un invito ai box Merce-
des per il Gp della Malesia (vedi pagine precedenti).
Interrogato sulla giornata della Ferrari Seb ha in-
fatti definito un “peccato” il ritiro di Raikkonen al
40esimo giro. Nico, come punto sul vivo, ha pro-
vato a piazzare la battutina («Ma come, per te il ri-
tiro del compagno di squadra è un peccato?
Seriamente?...»), ma il ferrarista di nuovo è stato
più brillante di lui. E anche un filo cattivello, se vo-
gliamo: «Sì, non so quanto tu e Lewis andiate d'ac-
cordo», ha ironizzato Vettel. «Ma io e Kimi ce la
caviamo benissimo, quindi per me è un peccato».
Touché. E per giunta sul nervo scoperto del driver
della Mercedes, la sua rivalità – perdente – con Ha-
milton.
In una gara che ha visto il poleman inglese scappare
via già allo start, Rosberg nella seconda parte della
gara ha tentato almeno in un paio di occasioni di
mettergli pressione. La prima attorno al giro n.41,
la seconda nove giri più tardi, ma non è mai riuscito
ad arrivare in zona DRS a meno di un secondo e
mezzo dal compagno, che comunque ha risposto
agli attacchi con grande decisione.
«L'attacco c'è stato – ha replicato a chi lo accusava
di non aver tentato l'assalto con più foga – magari
da fuori non ve ne siete accorti: dal cockpit io l'ho
visto, eccome. Lewis però non ha commesso nes-
sun errore, quindi era impossibile avvicinarlo, figu-
riamoci tentare un sorpasso». Per cercare la mossa
vincente nel finale Nico ha pensato bene di rispar-
miare carburante all'inizio; peccato che anche in
questo caso Lewis non sia stato a guardare. «Avevo
pensato di rallentare un po' a metà gara per salvare
un po' di carburante, ma credo che Lewis abbia
fatto la stessa cosa: appena io rallentavo rallentava
anche lui, quindi nel finale ha potuto spingere». Bat-
tuto già il sabato in qualifica, dove spesso l'anno
scorso aveva bagnato il naso al rivale, Nico non ha
potuto alla fine che riconoscere la superiorità di Ha-
milton. E preparare la vendetta in vista della Male-
sia.
Surclassato da Hammilton in pista, Rosberg ha rimediato un paio di
sberle (dialettiche, per carità) anche da Vettel in conferenza stampa