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GP AUSTRALIA
Kimi Raikkonen
Kimi battuto
solo dalla jella
Stefano Semeraro
Secondo Mika Salo, ex-ferrarista e finlandese come come
Raikkonen, in Australia Vettel ha messo le cose in chiaro.
Non solo con la staccata da brivido alla prima curva ma
anche con il ritmo di gara.
«Ma la macchina è buona e spero Kimi riuscirà a risolvere i
suoi problemi». Raikkonen si è dovuto arrendere, stavolta
però non è colpa sua. A Melbourne Kimi è piaciuto. Tutto
un altro pilota rispetto all'edizione sbiadita della scorsa sta-
gione. E' piaciuto anche parecchio nonostante l'errore in
qualifica, e la doppia sfortuna che lo ha bersagliato la do-
menica.
Prima il tamponamento, quando ha dovuto allargare la tra-
iettoria per evitare di toccarsi con Vettel e, “spinto” da
Sainz jr, è finito addosso a Nasr. Poi il disgraziato pit-stop
in cui la sua SF-15-T è caduta dal cavalletto e la botta ha
fatto muovere il dito di Kimi, che ha così inavvertitamente
sfiorato la frizione. Risultato: il dado della ruota posteriore
sinistra si è bloccato, spanando” la filettatura. Quando Kimi
si è presentato ai box per la seconda sosta non è stato pos-
sibile montare correttamente la ruota, tanto che dopo
pochi giri Raikkonen è stato chiamato ai box (evitando così
anche una sanzione).
«Appena dopo la partenza qualcuno mi ha tamponato – ha
spiegato – poi h sentito un altro contatto a destra, ma non
era la macchina di Vettel. L'impatto ha attivato il disposi-
tivo anti-stallo che ha provocato qualche danno al fondo
della vettura. In quel momento ero molto veloce e in grado
di lottare per il podio con le Williams, però qualcosa è an-
dato storto anche ai pit stop. Comunque vada il podio di
Sebastian è una gran risultato per il team. Già in qualifica,
nonostante il mio errore nel giro lanciato, avevamo capito
di avere una buona vettura. In gara mi è sembrato che il di-
stacco dalla Mercedes fosse minore che in qualifica, a me
è semplicemente andata male». Dichiarazione molto diplo-
matica, chissà se davvero Kimi non ha rosicato un filo di più.
Merito comunque del clima che c'è nel team, testimoniato
anche dal team principal Maurizio Arrivabene, che non ha vo-
luto colpevolizzare i meccanici. «Sono andato nei box per cal-
mare i ragazzi, non per rimproverarli. Kimi stava andando
fortissimo, per questo mi dispiace e oggi sono contento solo
a metà: questo è un punto di partenza, dobbiamo smetterla
di pensare da secondi». Ditelo a Raikkonen...
Il finlandese sembra rinato. A Melbourne avrebbe potuto lottare anche
lui per il podio ma due episodi sfortunati lo hanno messo fuori gioco