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GP AUSTRALIA

Toro Rosso

Massimo Costa

Non c’è che dire. Se questo è l’inizio di stagione, Franz Tost non può

che stare tranquillo. Carlos Sainz è il pilota che conoscevamo, veloce,

affidabile, redditizio mentre Max Verstappen, nonostante una quali-

fica incerta e il ritiro in gara per noie che si presume derivanti dalla

power unit, ha disputato una gara consistente con le gomme medie.

Sainz ha sofferto per due volte problemi al software che gli hanno

fatto perdere posizioni nei primi giri e nel finale non gli hanno per-

messo di difendersi a dovere da Marcus Ericsson, che lo ha superato

a due tornate dal traguardo togliendogli l’ottava posizione. Inoltre, lo

spagnolo ha perso tantissimi secondi al pit-stop quando il pneumatico

posteriore sinistro non si infilava. Ma Sainz non si è arreso, non si è

fatto prendere dal nervosismo ed ha proseguito senza commettere

errori. Unica sbavatura, una tamponatina alla prima staccata a Kimi

Raikkonen, che però potrebbe aver frenato leggermente prima nella

bagarre con il compagno Sebastian Vettel. Poca cosa comunque. Il

capolavoro Sainz lo aveva compiuto in qualifica quando, dopo un ba-

nale errore nella Q1, non si è lasciato trasportare dall’emozione e dal

timore ed è salito fino alla Q3 tra gli applausi della Toro Rosso. E non

solo. Verstappen invece, cui si erano riposte attese esagerate da

parte di alcuni media e TV (oltre che del clan del pilota olandese) ha

sonoramente perso il confronto con Sainz in qualifica commettendo

un errore nel Q2. In gara è sempre stato dietro al madrileno finché

questi non è precipitato per l’inconveniente ai box. Verstappen è

stato comunque incisivo nella prima parte della gara utilizzando al

meglio le gomme medie. Aveva raggiunto la sesta posizione quando

si è fermato per il pit-stop, ma subito dopo essere uscito dalla pit-

lane, uno sbuffo bianco si è sprigionato dal posteriore della sua STR10

e dai box gli hanno detto di fermarsi per evitare guai peggiori. Piloti

promossi, monoposto pure, i problemi sono arrivati dalla power unit.

E questo è preoccupante considerando che la Renault è al secondo

anno, ma i guai rimangono.