L’editoriale
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di Massimo Costa
L’EMOZIONE DEL PUBBLICO
INWORLD SERIES BY RENAULT
Lo scorso weekend è partita dal bell’impianto Motorland Aragon di
Alcaniz la World Series by Renault. Per il “pacchetto” francese che
vede in pista la 3.5 e la 2.0 litri in attesa dell’arrivo della RS01 a fine
maggio a Spa, l’ennesima conferma di un evento che tanto piace al
pubblico. Come sempre infatti, il paddock (accesso gratuito ad ogni
zona dell’autodromo) è stato letteralmente invaso da appassionati e
non, famiglie intere con bimbi piccoli al seguito che hanno trascorso
ore nella zona a loro dedicata, con giochi e quant’altro. Poi, gli stand
Renault, i simulatori, gli show in pista degli stuntman e della Red Bull
F.1 con Carlos Sainz al volante. La World Series by Renault è anche
tutto questo, e uscire un attimo dalla frenesia delle gare, delle qua-
lifiche, spostarsi dai box alla parte ludica del paddock, è stato deci-
samente interessante perché fa scoprire, una volta di più, come si
possa vivere un evento motoristico in maniera molto “americano”,
come se ci si trovasse all’interno di un enorme parco giochi dove le
gare sono quasi un contorno. E per gran parte del pubblico arrivato
dalla cittadina di Alcaniz, dalle zone circostanti e da Saragozza è pro-
prio così. Una domenica diversa, vissuta in mezzo a piloti che un
giorno ritroveranno nei Gran Premi F.1, tra i meccanici che lavorano
incessantemente sulle macchine. Un pubblico capace di emozionarsi
ogni volta che osserva da vicino una monoposto. E’ un modo di vi-
vere le corse che è unico in Europa e che viene proposto soltanto
dal DTM. Ecco, quando si osserva tutto questo, non può che venire
in mente la tristezza che provoca la desolazione totale delle piste e
dei campionati organizzati in Italia o di quei campionati internazionali
(F.1 compresa) che preferiscono barricarsi dietro a ridicoli cancelli
per sentirsi superiori, altezzosi, parte di una finta elite. Meglio che
tornino con i piedi ben piantati per terra...