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Secondo molti "esperti" di Formula 1, Alonso è ancora il mi-
glior pilota in circolazione. Come fa a mandare il giù il fatto di
dover lottare nelle retrovie?
“Fernando è un vincente, così come lo sono la McLaren e la
Honda. Per questo lo abbiamo voluto. Quando arrivò ad inizio
anno, eravamo ancora lontanissimi dai primi. Lo siamo tuttora ma
abbiamo intrapreso la strada giusta. Fernando ha vinto due mon-
diali ed è andato alla Ferrari con l'obiettivo di riportarla al vertice.
Con loro ha vinto delle gare ma non è riuscito a portare a casa il
titolo. Per lui tutto ciò rappresenta un rimpianto e non ha pro-
blemi a dirlo. Nel momento in cui si messo alla ricerca di nuovi sti-
moli e motivazioni, ha trovato noi. E noi siamo soddisfatti perché
rappresenta la nostra prima scelta. La gente dice un sacco di scioc-
chezze sul rapporto tra la McLaren e Alonso. E' vero, il 2007 è
stato frustrante ma in ogni caso abbiamo vinto otto gare e il titolo
costruttori. Con Fernando stiamo lavorando duramente, è più mo-
tivato che mai e ha un energia contagiosa. Chiedetelo a chiunque
nel nostro team: ai meccanici, ingegneri, addetti al marketing, ad-
detti alle pubbliche relazioni, cuochi, camerieri, addetti alle puli-
zie. Chiunque vi pare. Tutti diranno la stessa cosa. E, come ho
detto, vinceremo di nuovo e lo faremo insieme a Fernando. Sarà
il miglior modo per concludere la sua carriera”.
Come è la situazione contrattuale con Fernando? C'è chi dice che
abbia firmato solo per un anno, nella speranza che si liberi un
posto alla Mercedes. Altri dicono che è due anni con opzione per
il terzo. Altri ancora sostengono che sia di tre anni...
“Ha un contratto di tre anni senza opzioni. Questo è quanto ha ri-
chiesto e questo è quello che abbiamo voluto offrirgli. Più chiaro
di così...”.
Quindi in linea di massima tutto va bene. Non le sembra più un at-
teggiamento da parrocchia piuttosto che da team competitivo?
“Ok, ho percepito il messaggio. Ciò che volete è "mettermi alla
graticola". Sembra più un intervista di cronaca rosa. Vi prendo in
giro, naturalmente, ma credo abbiate capito quello che voglio
dire. Se vi dico che l'umore è buono, vuol dire che è buono”.
La McLaren ha vinto dodici mondiali per i piloti e otto tra i co-
struttori. L'ultimo risale al 2008. Sette anni di digiuno rappresen-
tano un periodo piuttosto lungo. Quando vi aspettate di vincere
il prossimo?
Come ho già detto, c'è una montagna da scalare ma giungeremo
alla vetta. Ve lo garantisco. Non voglio stabilire delle scadenze, sa-
rebbe inopportuno. Sono orgoglio di questi venti titoli. Sono
frutto di un duro lavoro, di uno spirito di squadra e di una menta-
lità innovativa. Sarò ancora più orgoglioso del ventunesimo, del
ventiduesimo, del ventitreesimo...
Intervista da
F1.com