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In Germania è arrivata la prima vittoria di Antonio in
condizioni di pista molto difficili e dopo sei corse ha
firmato sei podi tenendo la leadership in campionato.
Ma Leclerc e Rosenqvist lo braccano
Massimo Costa
Sei gare, sei podi, una vittoria. Antonio Giovinazzi
sta interpretando come meglio non poteva l’avvio
del campionato FIA F.3. La Volkswagen e il team
Carlin lo hanno voluto a tutti i costi nella categoria
per disputarvi un terzo anno e lui li sta ripagando
svolgendo il compito come meglio non si può, fir-
mando gare intelligenti e produttive. A Hockenheim
è poi arrivato il primo successo e proprio nelle con-
dizioni più difficili, con la pioggia e un Felix Rosen-
qvist costantemente alle sue spalle a mettergli
pressione. Non era per nulla facile, ma Giovinazzi ha
fatto diventare tutto molto semplice agli occhi di chi
lo seguiva dai monitor. Il pugliese si sta conqui-
stando a suon di risultati la ribalta nazionale e al mo-
mento il pilota azzurro più forte, più costante al
vertice che abbiamo in Italia in una serie internazio-
nale di alto livello, è lui. Non si sfugge a questo co-
pione. Per fortuna che la sua carriera è tenuta in
piedi da Ricardo Gelael, benefattore indonesiano,
altrimenti se fosse per quel che passa il convento tri-
colore (l’assenza della Federazione Italiana nei con-
fronti di Antonio è clamorosa), oggi Giovinazzi
farebbe il professionista nel karting.