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Il team principal della Mercedes svela il weekend problematico
di Hamilton e lo esalta per come è riuscito a piazzarsi secondo
nonostante la brutta partenza e un pit stop-sciagurato. La buona
notizia, per Stoccarda, è che anche quando le cose non girano
a perfezione lui e Rosberg finiscono comunque davanti
a tutti. Ma guai a pensare che la pacchia possa durare in eterno
Toto Wolff, Niki Lauda sostiene che la vittoria in Spagna è
stata cruciale per Rosberg, che altrimenti rischiava di uscire
già di scena. E’ d’accordo?
«Tutti e due i nostri piloti sono molto solidi mentalmente, quindi
qualunque cosa accada – un brutto weekend o una grande scon-
fitta – sono capaci di uscirne ancora più forti. Appena finito il de-
briefing si concentrano sulla prossima gara: in questo caso si può
proprio dire che avere la memoria corta aiuta... L'anno scorso,
quando Rosberg ebbe una striscia positiva, la situazione era più
o meno simile. Due piloti che cercano di superarsi l'un l'altro rap-
presentano la condizione ideale per un team, se sai gestire la ri-
valità nel modo giusto. Aiuta a innalzare il livello di tutta la
squadra».
Cosa ha fatto la differenza fra i due in Spagna?
«Difficile dirlo. A quel livello ogni piccolo dettaglio conta. Alla fine
credo si tratti di sentirsi a proprio agio con la macchina e con la
pista. Prima del weekend Lewis aveva detto che questo non è il
suo circuito preferito, ma non so se sia arrivato secondo per que-
sto. Non è stato un weekend facile dal punto di vista dei settaggi,
per via del vento forte e per il grip che variava da sessione a ses-
sione. Su questa pista dettare il ritmo stando in testa ti dà molto
vantaggio, alla fine credo che tutto abbia contribuito un po' a di-
sturbare Lewis. Per Nico le cose sono andate semplicemente me-
glio, anche se ha avuto anche lui i suoi problemi».